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Fatti sentire più spesso, però!

Creato il 14 aprile 2014 da Lubenn @lubentw
Il giorno del mio primo anniversario di matrimonio è arrivato, tramite corriere, l'hag di fastweb. Finalmente sono di nuovo online!
Il matrimonio. Non mi sembra vero che sia passato un anno, me lo ricordo come se fosse ieri. Non sono una persona romantica, quindi per me il matrimonio è stato il giorno in cui ho indossato un vestito che non indosserò mai più (nonostante non fosse un abito da sposa classico) e ho messo una firma totalmente vincolante davanti a un ufficiale civile, tra le lacrime di marito, parenti e amici. Dopotutto, prima di sposarmi ho convissuto un anno con quello che sarebbe diventato mio marito e prima ci sono stati altri 7 anni di frequentazione; diciamo che la quantità massima di romanticismo e sentimentalismo che sono in grado di produrre si è esaurita dopo i primi 6 mesi di relazione! :D Mio marito, invece, è la metà romantica e tenera della coppia, anche se dopo 9 anni penso che abbia capito che preferisco una pizza e un gelato a un mazzo di fiori.
Quello che ricorderò di questo primo anno da moglie è la domanda del cazzo per eccellenza, proposta in molte varianti, ma il cui significato è sempre lo stesso: Sei incinta? Tra un po' andrò in giro con un cartello appeso al collo. Probabilmente io sono esagerata, ma trovo le domande di questo tipo assolutamente fastidiose, sento che violino la mia intimità familiare e, soprattutto, personale. La gravidanza viene considerata dai più un evento felice, per me no. La nascita di un bambino sano è un evento felice, ma fino a che non nasce può accadere di tutto; può esserci tanto dolore e sofferenza, aspettative deluse, morte. Non è il mio caso, ma anche se semplicemente non volessi avere dei figli, non ritengo giusto e opportuno che chi interagisce con me, a partire dai familiari fino ad arrivare a perfetti estranei, si interessi della faccenda. Il giorno in cui sarò incinta pubblicherò uno stato su Facebook. LOL.
Questo mese senza linea telefonica ha confermato, se mai ce ne fosse bisogno, la bassissima opinione che ho nei confronti di chi mi sta intorno (marito escluso, of course!). Nemmeno fossi un miliardario, un politico o un mafioso, la mia vita è piena di postulanti che, complice un carattere fin troppo mite e conciliante, mi assillano con richieste di varia natura che di solito vengono avanzate tramite Whatsapp/Facebook oppure quando mi viene l'insana idea di telefonare a mie spese per fare quattro chiacchiere. Un po' per mie convinzioni, un po' per mancanza di utilità non ho attivato offerte o tariffe flat per navigare e comunicare tramite il mio smartphone (e che me ne faccio dello smartphone? Beh, niente! Mi è stato regalato, non l'ho comprato), quindi in assenza di linea telefonica fissa, l'unico modo per comunicare con la sottoscritta era telefonarmi o mandarmi sms. Improvvisamente, i questuanti sono spariti: evidentemente i 12 centesimi per inviarmi un sms erano troppi. XD Come avevo già ampiamente constatato, tutti quelli che di solito mi rimproverano perché non mi faccio mai sentire (anche se sono sempre io a farmi avanti per prima... in modo che poi loro possano farmi notare che non mi faccio mai sentire! LOL) sono stati i primi a sparire. Addirittura, alcuni pur sapendo che non avevo una connessione internet (e che se mi capitava ogni tanto scroccavo qualche ora di wi-fi gratuito) mi hanno comunque mandato messaggi su Whatsapp o Facebook facendomi domande a cui non avrei mai potuto rispondere in modo tempestivo o lamentandosi dei grandi drammi della loro vita. LOL. Queste sono le persone più intime, gli amici di una vita e i familiari eh. Al contrario, ho piacevolmente notato come persone che avrò visto tre volte in totale, si siano interessate alle vicende tragiche del mio trasloco e mi abbiano dimostrato un po' di considerazione. Beh, fa piacere. :)
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