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Fattori di rischio per i reni del nostro gatto

Da Olikos

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Questo articolo pubblicato da Innovet e revisionato dalla collega Dr.ssa Mayer mette in evidenza alcune considerazioni ormai da anni dovrebbero essere prese in seria considerazione dalla categoria rispetto all’approccio nutrizionale e alle vaccinazioni e il loro impatto sulla salute degli animali.
Per ciò che riguarda una dieta proteica e il suo impatto sulla funzionalità renale ci sono alcuni articoli che cito: se volete leggere una rivista degli studi attuali su questo argomento, c’è un buon sommario nell’articolo “Effetti dell’Apporto Proteico nella Dieta sulle Funzioni Renali” di Delmar R. Finco nel Forum dell’Alimentazione Purina del 1998.
Esso è disponibile on line qui: http://www.vetshow.com/download/purina/finco.pdf
In un punto, il Dr. Finco afferma: “Quando si focalizza l’attenzione su quegli esperimenti in cui le proteine sono state isolate come l’unica variabile, i dati sono estremamente indicativi di un errore nella dimostrazione dell’effetto delle proteine sul deterioramento funzionale o morfologico dei reni nei cani a cui resta il rene”. 
Un altro studio riguardava cani a cui erano stati rimossi 15/16 dei reni e seguivano una dieta al 16% e al 31% di proteineper 24 mesi e il risultato è stato “Nessuna differenza nel deterioramento della funzione renale o nella gravità delle lesioni renali” (Finco, DR, Brown, SA, Crowell WA, et al: Effetti del fosforo e delle proteine della dieta nei cani con insufficienza renale cronica. Am. J. Vet. Res. 53:2264-2271, 1992.). Un altro studio si basava su diete al 14% e al 40% di proteine somministrata a cani con 11/12 di reni mancanti. Essi sono stati alimentati a questi livelli di proteine per 100 settimane. Il risultato: “Nessun peggioramento della funzionalità nel tempo con entrambe le diete; nessuna differenza nella gravità delle lesioni renali tra le diete.” (Polzin DJ, Osborne CA, O’Brien TD, et al: Effetti dell’Apporto Proteico sull’evoluzione dell’Insufficienza Renale Cronica nel cane (CRF). Procedimenti dell’11° Forum Medico Veterinario Annuale, 938, 1993)
Sul tema delle vaccinazioni invece c’è ancora molta strada da fare dal punto di vista scientifico. L’articolo pone attenzione alle ipervaccinazioni dei gatti, ma in senso lato a tutte le ipervaccinazioni effettuate con protocolli poco sensati dopo le indicazioni della WSAVA del 2010. In realtà sulle vaccinazioni c’è bisogno di una revisione scientifica sul loro impatto alla luce delle evidenze cliniche che periodicamente si riscontrano, tenendo anche presente che esiste il ragionevole dubbio sulla completezza dei dati riferiti alle reazioni avverse che spesso non sono sottostimate.
Da alcuni anni presso la mia struttura effettuiamo le titolazioni anticorpali prima di affrontare un piano profilattico vaccinale. Test che da tempo il Centro Omeopatico Veterinario Olikos consiglia ai propri clienti per valutare la persistenza degli anticorpi vaccinali. Per informazioni sulla titolazione anticorpale clicca qui (leggi…)
E’ ovvio che la salute passa attraverso la nutrizione e la prevenzione. Ma quale? e in quale modo? E soprattutto, perché certi animali nonostante una dieta biologicamente ed etologicamente adeguata , non ipervaccinati e medicalizzati, si ammalano comunque e spesso di malattie sempre più simili a quelle dell’uomo? cioè malattie croniche invalidanti?
Buona lettura e buona riflessione.
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L’insufficienza o malattia renale cronica (CKD, Chronic Kidney Disease) rappresenta la prima causa di morte per i nostri gatti, specie se anziani. Tant’è che identificare i fattori di rischio che nel tempo conducono alla perdita della corretta funzionalità renale è diventato uno dei sistemi più efficaci per intervenire nelle fasi ancora precoci della CKD e rallentarne l’infausta progressione.
Con questo obiettivo è stata condotta l’indagine longitudinale di noti nefrologi inglesi che, nell’arco di quattro anni, hanno monitorato i livelli di azotemia di 148 gatti di età superiore ai 9 anni, e li hanno correlati con fattori ambientali, come il tipo di dieta, lo stile di vita, l’esposizione al fumo, lo stato vaccinale e la presenza di malattie dentali (stomatite) di varia gravità.
l nostro studio – si legge nella discussione del lavoro – dimostra una correlazione diretta tra progressione della CKD da una parte, e stato vaccinale o presenza di malattia dentale, dall’altra.
È in particolare la prima volta che viene scientificamente dimostrato il nesso tra CKD e malattia del cavo orale nel gatto. A riprova di quanto già si sapeva sia nel cane che nell’uomo: e cioè che le malattie del cavo orale, stomatite felina compresa, agiscono da focolai cronici di infezione, capaci di agire da fonte non controllata di microrganismi, tossine e prodotti batterici suscettibili di raggiungere organi vitali come cuore, fegato e, appunto, reni.
Un monito, dunque, a porre in primo piano l’igiene e la salute del cavo orale del gatto, specie se anziano: misura efficace per prevenire invalidanti e dolorosi disturbi locali, ma anche per abbattere i rischi di letali danni al rene e rallentarne la progressione.
Inaspettato infine il dato sul nesso causale tra CKD e stato vaccinale.
Anche se la vaccinazione ha un ruolo importante nella medicina preventiva felina, il nostro studio indica chiaramente che può essere un fattore di rischio per la CKD del gatto… il che porta in particolare l’attenzione sull’opportunità o meno di effettuare i richiami annuali.
Il testo di questo post viene da una ditta che produce anche articoli per la pulizia dei denti di cane e gatto, quindi giustamente si focalizza sulla malattia dentale. Ma il contenuto della pubblicazione originale è ben più interessante! Analizziamo almeno due punti, per chi legge l’inglese poi sotto trova l’articolo originale. 
Vaccinazioni e danno renale: gli autori mettono in correlazione la ripetizione annuale delle vaccinazioni nel gatto con il danno renale. Il meccanismo che ipotizzano i ricercatori è legato ad una risposta immunitaria anomala del gatto vaccinato nei confronti di alcune molecole presenti all’interno dei vaccini e legate ai meccanismi di produzione (pg. 607 – seconda colonna). Quindi? Quindi basta, basta, basta vaccinare i nostri gatti tutti gli anni! Una ragione in più per non farlo, dato che i danni da iper-vaccinazione sono svariati, soprattutto nel gatto. Per chi volesse saperne di più (e nell’attesa di un post apposito su questo blog) invito a leggere il libro “Vaccini. Danni e Bugie” edito da pochissimo da Macro Edizioni.
Dieta e danno renale: “non vi era alcuna differenza nel tasso di sviluppo della azotemia nei gatti alimentati con diete da adulto normali rispetto alle diete senior, fatto che suggerisce non vi sia alcun effetto del contenuto proteico sullo sviluppo di azotemia”. Quindi? quindi basta dire che le proteine danneggiano i reni! Una volta di più (perché già altri studi lo hanno evidenziato) il nostro Amico e Re della casa Gatto ci dice “sono carnivoro!!!!”
E se impostassimo la vita del tuo Gatto basandoci su vaccinazioni razionali e solo se strettamente necessarie, e gli dessimo da mangiare una dieta più vicina alla sua fisiologia, e se magari questa dieta gli tenesse puliti anche i denti… non sarebbe forse questa la vera prevenzione?
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Fonte: http://www.mariamayer.it | leggi l’articolo originale (qui)
Fonte, paper originale scaricabile qui: Finch NC, Syme HM, Elliott J: Risk factors for development of chronic kidney disease in cats. Journal of Veterinary Internal Medicine 2016;30:602-610.

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