Montepulciano: l’export +7%. Chianti Classico: +10%
Il Brunello affronta a testa alta la crisi e chiude il 2012 con un giro d’affari di 167 milioni di euro, in crescita rispetto al 2011 (+2,4%) 163 milioni e con una produzione di circa 9 milioni di bottiglie di cui 5.8 milioni pari al 65% consumate nei mercati esteri che vedono in cima alla classifica USA con un rapporto di 1 a 4.
Il Brunello di Montalcino con l’avvento del Benvenuto Brunello presenta nuove annate in commercio.
Le produzioni di Brunello e di Rosso sono stabili rispetto al 2011 con una produzione rispettiva di bottiglie pari a 9.2 milioni e 4.5 milioni. Leggero aumento per il Moscadello con 10 mila bottiglie in più rispetto al 2011 che passa a 40 mila, per il Sant’Antimo 360 mila rispetto alle 340 dell’annata precedente.
Il mercato di riferimento per l’esportazione è come sempre l’USA che nutre da sempre particolare attenzione verso i prodotti gastronomici italiani, soprattutto per i vini nostrani con un consumo quasi raddoppiato negli ultimi 5 anni (25% dei consumi esteri).
Chianti Classico con un +10% nel 2012 deve la maggior parte dei consumi all’esportazione sempre in forte crescita, nel 2012 la richiesta è stata pari all’80% della produzione (285 mila ettolitri).
L’esportazione come per il Brunello vede in cima alla classifica gli USA con il 28%, segue la Germania con il 12%, il Canada, l’Inghilterra e la Svizzera il 7% e il mercato italiano il 20%.
Il Chianti Classico registra un volume d’affari di 500 milioni di euro per l’anno 2012.