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“Fatwa” dell’Isis per far soldi con gli organi dei prigionieri. In circostanze estreme permesso il cannibalismo

Creato il 25 dicembre 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

I jihadisti sunniti di Isis potranno “prendere impunemente gli organi degli apostati perché (la loro vita) non merita rispetto”. Questo il testo della fatwa (direttiva religiosa) numero 98 emessa dal consiglio degli ulema (che risponde direttamente al sedicente califfo Abu Bakr al Baghdadi) lo scorso 31 gennaio per giustificare il traffico di organi dei loro prigionieri, un’altra possibile ricca fonte di finanziamento, dopo il commercio di petrolio e quello di reperti artistici. E’ quanto rivela l’agenzia Reuters citando il testo della fatwa trovato, insieme a molto altro materiale, a maggio dalle forze speciali americane in un’operazione condotta nella Siria orientale.

(presstelegraph.com)

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Il testo emesso dalla ‘commissione religiosa’ di Isis prescrive che “la rimozione di organi che pongano fine alla vita dei prigionieri non è proibita”. L’uso del termine apostata non coinvolge solo i prigionieri cristiani o yazidi ma soprattutto quelli sciiti, perché non seguono il vero Islam. L’agenzia anglo-canadese Reuters sottolinea che il documento, tradotto dal Pentagono, non fornisce da solo la prova che Isis abbia avviato un traffico di organi umani. Ma il fatto che esista un testo religioso che formalmente la rende lecita, contrasta con la rigida interpretazione della legge coranica (la sharia), che Isis sostiene guida ogni sua azione e che la vieta. La fatwa regola la raccolta di organi sostenendo che “è permessa la pratica del trapianto organi sani nel corpo di musulmani per salvare vite o sostituire un organo danneggiato”.

Viene anche assimilata alla pratica del cannibalismo in circostanze estreme: “Un gruppo di religiosi islamici ha permesso, se necessario, di uccidere un apostata per mangiare la sua carne”, si legge. A febbraio l’ambasciatore iracheno all’Onu, Mohamed AliAlhakim, aveva denunciato al Consiglio di Sicurezza l’esecuzione di 12 medici a Mosul (la prima città conquistata da Isis in Iraq a giungo del 2014) per essersi rifiutati di rimuovere organi.

Il raid delle forze speciali Usa in Siria è l’operazione in cui venne eliminata la mente finanziaria di Isis, Abu Sayyaf (nome di battaglia del tunisino Fathi ben Awn ben Jildi Murad al-Tunisi) e venne catturata la moglie. Vennero trovati 7 terabytes di documenti su chiavette Usb, Cd, Dvd e dischi rigidi portatili, aveva raccontato all’epoca Brett McGurk, inviato speciale del presidente Barack Obama presso la Coalizione anti-Isis Finora erano stati resi noti a settembre solo le fatwa che autorizzavano le spoliazione delle vestigia storiche ed il loro commercio. Tra le altre, di cui Reuters ha preso visione, un’altra, la numero 64, datata 29 gennaio 2015, fornisce regole dettagliate per gli stupri, autorizzandoli, e regolando quando gli uomini di Isis possono o non possono avere rapporti sessuali con schiave donne. (AGI)


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