Manila, un prete italiano, padre Fausto Tentorio è stato ucciso nella cittadina di Arakan, nel sud delle Filippine. A comunicarlo è il portavoce della polizia locale, Agrimero Cruz. Nelle dichiarazioni si precisa che padre Tentorio è morto nell’ospedale in cui era stato ricoverato d’urgenza. Il padre si trovava nelle Filippine dal 1987 con l’Istituto Pontificio per le missioni estere,e, quando è stato colpito, si stava recando a un incontro con altri esponenti del clero locale a Kidapawan City. Il killer è un uomo, con il volto coperto da un casco, che, a quanto pare gli si è avvicinato, e lo ha ucciso a colpi di pistola prima di fuggire e raggiungere un complice che lo aspettava in moto.
Con la morte di padre Tentorio si registra il terzo caso di religioso del Pime ucciso a Mindanao, il secondo nella diocesi di Kidapawan. la missione di padre Tentorio era quella di aiuto e sostegno delle tribù indigene dei lumad. Padre Giulio Mariani, direttore del Centro missionario Euntes a Zamboanga, confratello di Tentorio, in una intervista all’agenzia Misna ha dichiarato:
”Noi missionari del Pime perdiamo un amico, i lumad hanno perso un padre, un fratello. Sapevano che per loro avrebbe fatto qualsiasi cosa”,”Vestiva come i lumad, parlava la loro lingua, conosceva la loro cultura era una persona in vista che si era impegnata molto nella difesa dei tribali, vittime di discriminazioni. Aiutava i loro fogli a studiare, difendeva le loro terre ancestrali, faceva il possibile per ridare una dignita’ ai popoli indigeni”.
Padre Fausto Tentorio era nato il 7 gennaio 1952 a Santa Maria di Rovagnate, in provincia di Lecco ed era entrato nel Pime proveniente dal seminario della diocesi di Milano. I suoi compagni di studio lo ricordano come una persona semplice e affabile. Padre Fausto è il terzo missionario del Pime ad essere ucciso nell’isola di Mindanao. Nel 1985 padre Tullio Favali fu ammazzato a Tulunan, nella diocesi di Kidapawan, da un gruppo di guardie private armate. Nel 1992, padre Salvatore Carzedda, impegnato nel dialogo con i musulmani, venne freddato a Zamboanga. Nel 2007, un gruppo di fuoriusciti del Moro Islamic Liberation Front rapì padre Giancarlo Bossi. Il religioso fu rilasciato dopo un sequestro durato oltre due mesi. (Famiglia Cristiana)