Andrea Passerini per La Tribuna di Treviso
Cosa fa Simone Favaro in Ghirada? La terza linea trevigiana degli Aironi, uno dei migliori talenti del rugby italiano del Duemila, è stata vista uscire dall’ufficio del direttore generale Vittorio Munari in questi giorni. Non una visita di cortesia, tanto più che il giocatore, cresciuto alla Ghirada, aveva lasciato il Benetton a 19 anni, in maniera non proprio indolore, per passare a Rovigo. Avrebbe molta voglia di tornare, la società potrebbe riaprire le porte, se Simone si liberasse dai vincoli con gli Aironi. Fino a quel punto – ma oggi serve anche il nulla osta federale, appena concesso ad esempio per Alberto De Marchi e Toniolatti – non è possibile intavolare nessuna discussione.
Bocche cucite, in Ghirada. Se il ritorno di Favaro diventerà realtà, si potrebbe parlare davvero di un ritorno del figlio prodigo, o di un ritorno all’ovile ovale. La dirigenza sta lavorando sodo per allestire una squadra ancora più competitiva. Perfezionato l’ingaggio, per il pack, del seconda- terza linea neozelandese Budd, e per i trequarti di Doppies Lagrange, centro, un antico pallino di coach Smith. Quanto ai rinforzi di prima linea, i tam
tam battono due nomi. Uno è il sudafricano Jan Nathaliel Du Plessis, già Springbok, l’altra il
georgiano Davit Zirakashvili, del Clermont Ferrand. (…)