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Favola di Adamo ed Eva (il primo aperitivo del mondo)

Creato il 19 maggio 2015 da Thefreak @TheFreak_ITA

GIORNO 1

In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e le tenebre ricoprivano l’abisso. Era come guardare Rai3.

Dio disse: “Sia la luce!”. E la luce fu.

Un po’ come quando io dico “siano le acque” e tiro il discarico.

GIORNO 2

Dio disse “Sia il firmamento in mezzo alle acque” e chiamò il firmamento cielo. E furono create la sera e la mattina.

Il pomeriggio era ancora una bozza salvata su Paint.

GIORNO 3

Dio disse “Le acque che sono sotto il cielo si raccolgano in un unico luogo e appaia l’asciutto”. Dio chiamò l’asciutto terra e la massa di acqua mare. La rena che stava nel mezzo la chiamò spiaggia ma si accorse che mancava qualcosa, allora disse “La terra produca germogli, erbe e alberi da frutto, soprattutto uva e pesche” e passò il resto della giornata seduto sulla spiaggia a bere sangria e ad ammirare il tramonto che ora con Photoshop gli era venuto parecchio bene!

GIORNO 4

Dio disse “Ci siano stelle nel firmamento, che siano segni per le feste, per i giorni, per gli anni e per calcolare quando viene Pasquetta, così io mi regolo per quando devo far piovere.

Nulla di personale, ma il fumo dei barbecue quassù mi fa puzza.”

GIORNO 5

Dio disse “Le acque brulichino di esseri viventi e di conchiglie per farci collane da regalare alla ragazzina del mare che ti piace.”

GIORNO 6

Dio disse “La terra produca esseri viventi dalle carni rosse e succulente che ti facciano schizzare il colesterolo alle stelle.”

Poi disse ancora “E per finire facciamo un po’ di casino!” e decise di creare l’uomo e la donna per regalargli il mondo.

Allora un angelo gli disse “Ma che sei pazzo?! È come spendere miliardi per comprare i calciatori più forti, e poi metterli nelle mani di Benitez! Ma come ti viene in mente?”

Dio rispose “È sabato e voglio divertirmi, non fare il bacchettone e fammi plasmare l’uomo e la donna, vedrai che si divertiranno pure loro”

Ma quell’angelo era un tizio parecchio possessivo, sapete, tipo quei partner oppressivi che pretendono l’esclusiva su di voi, allo stesso modo lui pretendeva per sé tutto l’amore di Dio. Allora cominciò a rosicare amaro ed essendo geloso di Dio giurò vendetta verso gli uomini e le donne, infatti secoli dopo creò Uomini e Donne, e fu l’odio fra le genti.

Ma in quel momento Dio stava iniziando a creare l’uomo e disse “Facciamolo a mia immagine, che domini sui pesci, sugli uccelli, sul bestiame e sul telecomando.”

Quando ebbe finito non creò la donna perché si era fatto tardi, e andò a dormire.

SETTIMO GIORNO

Dio e l’uomo passarono una domenica di completo relax: si alzarono tardi e pranzarono in una di quelle trattorie zozze dove con 10 euro ti spari un piatto di carbonara da 300 grammi, un litro di vino e pure il dolce. Poi si buttarono sui divani con i pantaloni sbottonati per far respirare le panze e guardarono il campionato.

All’imbrunire si addormentarono felici per altre 18 ore.

INIZIO DEL MONDO A PIENO REGIME (Non sono previsti rimborsi)

Lunedì mattina l’uomo si alzò e chiese a Dio se voleva giocare con lui alla Xbox, ma Dio disse “Scusa Adamo oggi sto impicciato, cho da creare altri miliardi di pianeti… Dai ci vediamo tra un po’. Se ti viene fame in congelatore ci sono i Sofficini e comunque se proprio ti annoi và in giro a dare i nomi alle cose, tanto il mondo è tuo, te l’ho regalato. Ci si becca eh, ciaone!”

Adamo rimase un po’ perplesso, però non si perse d’animo e fece come gli aveva consigliato il Signore, andò in giro a dare i nomi alle cose.

Passeggiando per il mondo vide molte meraviglie.

Vide un animale grassoccio e roseo che grufolava nelle sue stesse feci, lo trovò divertente e lo chiamò porcello.

Vide un animale lentissimo che si trascinava dentro una testuggine e lo chiamò Montolivo.

Vide una crema di nocciole e cacao, l’assaggiò e vide che era buona e vide anche che stava bene su tutto, pure sul porcello. La benedisse e la chiamò Nutella.

Vide una pepita di metallo giallo luccicante che non serviva a nulla, la gettò tra gli altri ciottoli e andò ad ammirare dei fiori bellissimi e colorati che chiamò ibiscus.

Poi pensò che uno di quei fiori così belli sarebbe stato bene tra i capelli di una donna e…

Aspè, che è una donna?!

L’uomo si sentì improvvisamente solo e chiamò Dio al cellulare: “Ciao Dio sono Adamo, sisi tutto bene, no non li ho mangiati i Sofficini, ho pranzato con un pezzo di porco e Nutella. Si molto buona, bravo, hai una bella fantasia.

Senti una cosa, se non mi ricordo male sabato sera avevi detto che avresti creato me e anche un’altra tizia di nome donna, ma ci hai ripensato oppure… Ah ti sei solo dimenticato?! Allora dai.. Ok.. Ti aspetto qua… Oi Dio grazie mille eh… hahaha sisi… Ciao caro grazie!”

Dio prese il motorino e corse di nuovo sulla Terra andando ben oltre il limite di velocità, approfittando del fatto che non aveva ancora creato i vigili urbani.

GLI INIZI DELL’UMANITÀ

Dio fece scendere un torpore sull’uomo addormentandolo, gli tolse una delle sue costole e richiuse la carne al suo posto. Da quella costola formò la donna, e la plasmò da una costola dell’uomo affinché nessuno dei due fosse superiore all’altro, ma perché i due fossero l’uno accanto all’altra, non di fronte, ma fianco a fianco, per tenersi la mano mentre camminavano nei sentieri della vita.

Quando Adamo si svegliò, Dio fece le presentazioni: “Eva lui è Adamo, Adamo lei è Eva. Dai andatevi a prendere un aperitivo così parlate un po’ e vi conoscete.”

Entrambi erano nudi ma nessuno provò vergogna o imbarazzo, cosa che non è mai più successa ad alcun primo appuntamento della storia umana.

LA FREGATURA

Adamo ed Eva erano felici. Punto. Non c’è molto da dire.

Salvo che l’angelo possessivo di prima, quello a cui gli uomini stavano sulle palle, decise di tendere un inganno ai figli di Dio.

Disse loro di mangiare i frutti dell’Albero della conoscenza del bene e del male. Adamo ed Eva, che erano un po’ ingenui dato che stavano al mondo solo da un paio di settimane, accettarono e mangiarono di quei frutti.

E accadde subito che non si sentirono più felici e leggeri come prima, ma iniziarono a rimuginare su ogni cosa che gli capitava invece di viverla e basta.

Allora Adamo per la prima volta in vita sua provò ansia ed ebbe paura, così chiamò di nuovo Dio al cellulare, ma rispose la Tim: non c’era più linea, come se d’improvviso si fossero trovati su frequenze diverse.

Adamo si sentì perso, allora Eva lo prese per mano e gli fece coraggio “Dai non impanicarti, in qualche maniera Lui è sempre qui, non è chiaro come prima ma io lo sento… Non preoccuparti, in qualche modo faremo… Improvviseremo!”

L’unico ricordo di sé che Dio lasciò sulla terra fu la brezza leggera del tardo pomeriggio, per poter accarezzare i propri figli tanto bravi a rovinarsi le vite.

crepuscolo

di Marco Improta All rights reserved


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