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Favola e storia

Creato il 21 settembre 2011 da Patrizia Poli @tartina

Anche i racconti di “Ultimo viene il corvo”, del 1949, rivestono le vicende della resistenza di un tono favoloso, che rivela l’originalità con cui Calvino si muove all’interno del neorealismo, pure evidente, quest’ultimo, in certe crudezze realistiche. Calvino ha, infatti, percorso tutte le tendenze letterarie del novecento, dal Neorealismo al Postmoderno, restando sempre a distanza critica, in un percorso soggettivo. Favola e storia, che nei libri giovanili erano unite, si dividono. Da una parte Calvino prosegue sulla via della conoscenza storica, in racconti come “L’entrata in guerra” (1954), “La speculazione edilizia” (1957), “La giornata di uno scrutatore” dall’altro sperimenta la favola. Anche la prima strada, tuttavia, non è di tipo davvero naturalistico e Calvino la abbandona definitivamente per il fantastico, scegliendo personaggi irregolari, fuori dalla realtà storica. “Il visconte dimezzato”, del 1951, è la storia di un tale che torna dalla guerra ridotto la metà di se stesso, tagliato per il lungo. La metà sfuggita è viva ed è la parte buona, il dimezzato invece è crudele. Le due metà si battono a duello e infine ricostruiscono un uomo intero. La narrazione procede su due piani: quello letterale-narrativo e quello simbolico-allegorico.

continua…


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