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Favola gay negli asili umbri: ideologia fuorviante!

Creato il 21 febbraio 2014 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

Nell’ambito di un progetto contro l’omofobia sono stati distribuiti in alcuni asili italiani e umbri degli opuscoli contenenti una favola gay. La favola, pubblicata con il logo della Presidenza del Consiglio, fa parte di un trittico di volumi pubblicati dall’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar), legato indirettamente al Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Sia il Ministero del lavoro sia il Miur, però, hanno affermato di non riconoscere la collana di volumi e si sono detti all’oscuro di tale iniziativa dell’Unar. Quello che più indigna in questa vicenda è la volontà di imporre a dei bambini piccoli una visione distorta e ideologica della famiglia, creando volutamente una confusione tra genere maschile e genere femminile… Ma come nasce un bambino? Attraverso l’unione tra un uomo e una donna! Ogni creatura, sia un essere umano, un animale o una pianta, da sempre nasce da un maschio e da una femmina, è una legge della natura! Ci sono dei casi in cui un individuo sceglie di cambiare il proprio sesso, ma questo non è naturale! Perché, oggi, la normalità fa così paura, tanto che non se ne parla più? Perché si deve negare la distinzione tra maschi e femmine? Chi sono gli ideatori di questa favola gay? Quali danni possono provocare a questi bambini? Quali sono i veri obiettivi che vogliono raggiungere questi “personaggi” e a chi fanno riferimento? Le famiglie dei bambini, che non sono state minimamente informati dell’iniziativa, hanno tutte le ragioni per indignarsi: io, come madre, avrei subito portato via i miei figli da asili dove si impone una certa ideologia! I politici regionali, soprattutto quelli che tanto si vantano della loro fede cattolica, invece di pensare alla campagna elettorale e a come prendere voti, si diano subito da fare e chiedano all’Ufficio scolastico regionale di fermare la distribuzione di queste “favole” false e ideologiche!

Carla Spagnoli - Presidente Onorario del Movimento per Perugia

Commento: sarebbe interessante sapere chi l’ha proposto e i nomi dei dirigenti scolastici che hanno accettato,  senza consultare i genitori, di diffondere questa forma di violenza sui bambini, che ricordiamolo, hanno una età fra i 3 i 5 anni. F.L.R.



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