Favole al telefono
di Gianni Rodari – ill.Altan
Einaudi Ragazzi – p.184 – e.15
Questo libro ha il profumo del cuscino. E il sapore del sonno tiepido. Ha la voce dei grandi, ma anche dei piccoli perché è fatto di storie divertenti che i bambini vogliono poter leggere da soli.
Ha tanti anni sulle spalle ma li porta benissimo perché fa ginnastica continuamente. Infatti non si può resistere, le sue pagine sono sempre in movimento e le sue righe si imparano a memoria… “Prendi il fucile Giuseppe, prendi il fucile e vai a caccia,- disse una mattina al suo figliolo quella donna. – Domani tua sorella si sposa e vuol mangiare polenta e lepre”.
Me le leggeva papà, alla sera, steso sul letto vicino a me, e tutte quelle righe magiche che mi cadevano sulla fronte come stelle filanti colorate mi facevano sempre il solletico; qualcuna, poi, me la sono tenuta bella stretta fino ad ora “Hai sparato, hai sentito, hai la barba lunga un dito”.
Adesso non mi fanno più il solletico, mi accarezzano e mi sussurrano nell’orecchio che posso fare ciò che voglio, perfino diventare scrittrice o un sopraffino cuoco panciuto “Ho preso tre arrabbiature belle grasse. Chissà come saranno buone, con la polenta”.
Questa recensione è di Chiara L. Se ti piace, lascia un commento, clicca su “mi piace” o segnala su facebook. La recensione partecipa a “Blogger-libraia”: ogni settimana pubblichiamo le migliori recensioni che ci arrivano all’email [email protected]. La più votata del mese vince un albo illustrato. Se vuoi partecipare anche tu, trovi tutti i dettagli qui.