Fazio-Lapo Elkann: un'intervista sul niente

Aver ascoltato l'intervista di Fabio Fazio a Lapo Elkann, ieri sera a Che tempo che fa, è stato davvero istruttivo, anche se non è stato facile rimanere su Raitre. Per tutta la durata dell'incontro, ho avuto la sensazione che Elkann stesse imitando qualche comico che imitava a sua volta Elkann! Probabilmente doveva averlo previsto lo stesso Fazio se, alla fine, ha imitato  la voce di Emanuele Filiberto in dialogo con Lapo Elkann (a questo punto non si sapeva più se era quello vero o quello finto). Nei venti minuti di intervista sul primo libro del fratello del presidente della Fiat, siamo stati invasi dalle sue idee sul "bello" applicate alla tecnologia, non certo destinate a chi vive da lavoratore dipendente o pensionato, o peggio ancora da cassintegrato o disoccupato. Una persona che vive in un mondo tutto suo, distante anni luce dalla realtà, ma che non per questo, deve aver pensato Fazio, non meritava un'intervista per l'uscita del suo libro. E penso anche che la gag finale tra Fazio-Emanuele Filiberto e Lapo Elkann, abbia costituito una sorta di compensazione per il pubblico di Che tempo che fa, identificato da  Carlo Freccero - uno che di televisione se ne intende - nel "conformismo culturale di sinistra".