Una commedia da non guardare se non avete visto Febbre da Cavallo degli anni 70.
Titolo: Febbre da cavallo – La mandrakata
Cast: Gigi Proietti, Enrico Montesano, Carlo Buccirosso, Nancy Brilli, Rodolfo Laganà
Regia: Carlo Vanzina
Protagonisti: Malati
Materia: Comicità, Ippica, Truffe
Energia: Febbre del Gioco
Spazio: Roma
Tempo: 2000
Mandrake scomparso il pomata e lasciato dalla moglie prosegue imperterrito a giocare ai cavalli, più che una dipendenza uno stile di vita.
Come fido compagno ha Micione ed insieme per vincere si piegano alle nuove tecnologie prendendo in società un’informatico.
Il risultato non cambia, ogni euro giocato è un’euro perso.
Grazie alla somiglianza di due cavalli, un campione ed un brocco, si danno allo scambio di cavalli per puntare a botta sicura.
Ma quando nel DNA hai i geni del perdente non ce scampo nemmeno se ritorna er Pomata dall’oltretomba a dare una mano.
Sequel del mitico film di Steno di 25 anni prima, risulta gradevole per i personaggi caratterizzati come gli originali e i molti riferimenti al film precedente, per il resto non ce niente di nuovo ne innovativo, se non un leggero sapore di cinepanettone.
Solito remake per fare soldi.
Voto Finale: Insufficiente
Frase del film: “Tu leggi, annusi, intuisci, pensi e ce ripensi, dubiti, ti illudi, decidi, te tocchi le palle, Giochi!” “E perdi!”