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Febbre del Nilo. Un morto sospetto e due persone in gravi condizioni

Creato il 04 ottobre 2011 da Yellowflate @yellowflate

Allerta Virus del Nilo ed aumento delle zanzare portatrici nel bacino del MediterraneoSardegna, un morto e due persone ricoverate in gravi condizioni, ed è allarme nell’Oristanese. Dopo le vittime equine è probabile che la Febbre del Nilo stia colpendo le persone. Nei fatti vi è un decesso sospetto, quello del signor “Francesco Manca, 75 anni, è arrivato all’ospedale di Oristano con la febbre altissima. Immediato il trasferimento al Santissima Trinità di Cagliari: quattro ore dopo il pensionato, cardiopatico e diabetico, è morto. «Non abbiamo dati di laboratorio – ha precisato Sandro Piga, responsabile del reparto di malattie infettive del Santissima Trinità – sono in corso gli accertamenti. A breve dovremo avere gli esiti delle analisi dallo Spallanzani di Roma»” (U.S.)

Anche per gli altri due pazienti si aspetta l’esito dei  campioni,  che, come hanno spiegato i medici del nosocomio di Cagliari, saranno sottoposti al reagente denominato Igm, in grado di stabilire in maniera certa se i gravi sintomi manifestati dalle tre persone ricoverate sono riconducibili alla Febbre del Nilo. Il risultato dovrebbe conoscersi forse già domani.

Intanto, sembra utile non creare allarmismi e ricordare i sintomi della Febbre del Nilo: : alta temperatura, forti dolori e malessere di natura incerta. Il virus si trasmette attraverso le zanzare “culex” e “aedes” che prendono l’infezione dagli uccelli e poi la trasmettono agli animali o agli uomini.

Dalla Regione arrivano inviti alla tranquillità: “Sulla Febbre del Nilo occorre evitare psicosi e di confondere banali sintomi influenzali con una malattia che colpirebbe percentuali irrisorie della popolazione – ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità, Simona De Francisci – La situazione è assolutamente sotto controllo e l’attenzione è massima. Con l’Unità di crisi siamo in comunicazione costante con tutte le Aziende sanitarie locali e in questo momento ogni allarmismo sono ingiustificati”.

Dall’assessorato regionale alla Sanità hanno fatto sapere che l’unica difesa per prevenire la malattia è utilizzare barriere attive (ad esempio repellenti) e passive (zanzariere agli infissi) e adoperare accorgimenti ambientali, come eliminare l’acqua stagnante (ad esempio svuotando i sottovasi).

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