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Febbre Mondiali, +5% dipendenza da tv e internet

Creato il 18 giugno 2014 da Nicola933

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Che i mondiali di calcio tengano incollati alla televisione non è una sorpresa. Milioni di persone seguono le partite e fanno il tifo per la propria nazionale, incantate davanti agli schermi a qualsiasi ora del giorno e della notte. Ma a quanto pare, non senza conseguenze. Sembra infatti che la competizione internazionale aumenti del 5% la dipendenza sia da Internet che dalla tv, con un rapporto uomo-donna di 7 a 3.

È quanto emerso da uno studio preliminare di Donatella Marazziti dell’università degli Studi di Pisa, e di Mario Campanella, presidente di Peter Pan onlus, finanziato dal Dipartimento antidroga, sulle dipendenze non chimiche. Il dato del 5% fa riferimento a ciò che rimane alla fine del Mondiale come incremento della dipendenza da Internet e tv, intendendo una permanenza di 6 ore davanti allo schermo senza obblighi lavorativi (escludendo quindi chi è costretto a lavorarci per più ore al giorno). Il rapporto tra uomo e donna, di 7 a 3, è più basso di quanto si potesse immaginare, a dimostrazione che l’attrattiva e l’interesse del mondo del calcio per le donne sia in forte crescita. La dipendenza reattiva – si legge nello studio di Marazziti e Campanella, in fase di pubblicazione – si esplica attraverso una modalità di acquisizione di dati che aumenta esponenzialmente con il trascorrere dei giorni e che incide nella normale attività quotidiana, affettiva e lavorativa. L’effetto rebound si nota a fine manifestazione -proseguono gli autori – con l’incapacità per almeno 5 persone su 100 di popolazione sana di non poter più fare a meno di stare ‘connessi’ tramite siti, telefonini, tv digitali o satellitari, anche se non necessariamente in funzione delle attività calcistiche.


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