Buondì amici lettori e amiche lettrici, durante il mese di febbraio ho recuperato alla grande il vuoto cosmico ,in fatto di letture, che ha caratterizzato il mio mese di gennaio. Durante questo mese ci sono state piacevoli scoperte e anche qualche piccola delusione ma nel complesso posso dirmi soddisfatta delle mie letture. Per di più, da marzo, ho deciso di lanciare un nuovo esperimento, ossia la TBR mensile. Lo so, è difficile da credere visti i miei trascorsi a dir poco disastrosi, ma ho scelto di avere un po' più di fiducia in me stessa e di riprovarci. Non si sa mai, potrei anche riuscire nel mio intento *occhiolino*.
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Dunque, dunque. Iniziamo con le letture. Questo mese il bilancio è di tre libri e una novella. Ho iniziato una nuova serie (#TheAdrienEnglishMysteries), che ho tutta l'intenzione di proseguire. Josh Lanyon è indubbiamente diventato uno dei miei autori M/M preferiti. La sua penna è magica, credetemi. Per il momento ho letto solo Ombre fatali e Una cosa pericolosa (Triskell Edizioni). Entrambi dotati di una spolveratina crime e poliziesca che non guasta quando, come nel mio caso, ci si è riscoperti amanti dei thriller. Tuttavia non sono questi elementi che mi hanno colpita (come avrete modo di constatare durante la lettura, non sono il punto forte delle due narrazioni) ma l'adorabile caratterizzazione della mente parlante, quella di Adrien English, libraio a tempo pieno e scrittore di gialli part-time. Gracilino e col cuore deboluccio. Ironico e con la risposta sempre pronta. Insomma, adorabile. Ad A. si affianca Jake, poliziotto della omicidi segretamente gay e poco disposto a portare alla luce del sole questa parte della sua identità, anche a costo di sacrificare la propria felicità.Soprattutto per quanto riguarda Ombre Fatali, ecco cosa ne penso: ho trovato la sua lettura molto molto carina anche se la componente "gialla" ha lasciato un po' a desiderare. A metà libro avevo già scoperto il colpevole. E non so se sia dovuto all'intreccio, di per se molto semplice, oppure alle decine di episodi di Criminal Minds che ho ingerito e ingerisco tuttora. Adoro i gialli soprattutto per lo sforzo nel collegare i diversi punti (e indizi) che dovrebbero richiedere da parte del lettore. Specialmente quando, come in questo caso, si ha la sensazione di poter sbirciare direttamente dentro la mente del protagonista ,grazie alle scelte dell'autore stesso, che ha deciso di optare per la narrazione in prima persona. E se questa componente ha lasciato a desiderare ,lo stesso non è avvenuto per la caratterizzazione del protagonista, Adrien. Gracilino e tormentato da un cuore debole. Pronto a improvvisarsi investigatore e a cacciarsi continuamente nei guai. L'ho adorato. Ho amato entrare nella sua piccola mente contorta. È stata una lettura molto carina e divertente. Per quanto riguarda Una cosa pericolosa invece, l'operazione di individuazione del colpevole si è rivelata più complicata e, sinceramente, non so decidere se questo sia avvenuto per un miglioramento nella costruzione della parte gialla, oppure per la confusione che caratterizza l'intreccio dedicato alle "indagini". Tre stelline.
Ho poi letto Non amo che te (#RainbowofLove, 1.5) di Carmen Bruni (self) e, dopo averlo fatto, la mia impazienza di leggere di Carlo e Annabelle è cresciuta in modo esponenziale, anche se la novella (gratuita) non è dedicata specificamente a loro. L'anno scorso ho letto Questione di cuore (link alla recensione) e ho adorato Giorgia e Alessandro, complice lo stile leggero e scorrevole dell'autrice. Giorgia mi è sempre sembrata un po' "esagerata" nelle reazioni e dall'immaginazione un po' troppo fervida. Insomma, una vera e propria produttrice di film mentali. E questa mia impressione si è riconfermata anche in queste 48 pagine, che pur ho trovato divertenti. Jo e Ale stanno insieme già da qualche mese quando quest'ultimo diventa distante e si comporta in maniera sospetta. Non sto a elencarvi tutte le situazioni assurde che la mente di Giorgia arriva a partorire ma vi assicuro che sono tante e varie. In fondo però ho adorato questa novella (scritta utilizzando un doppio POV). Mi sono fatta anche qualche risata. E non vedo l'ora di leggere il libro dedicato alla psicologa modella e a quel burberone di Carlo, fratello di Jo. Si prevedono scintille. Tre stelline.
Ho finito il mese con una lettura che mi ha lasciato un po' di amaro in bocca. Sei solo mio di Viviana Leo (Newton Compton Editori). Incuriosita dalla trama ho deciso di acquistarne l'ebook e di leggermelo subito. E' una storia brevissima e molto scorrevole. Lo stile dell'autrice è fresco e molto semplice, idem per quanto riguarda il lessico impiegato. Obiettivamente è una storia carina e che, potenzialmente, ha tutti i presupposti per piacere e intrattenere per qualche ora. Ciò che mi ha infastidita già dopo i primi capitoli è la somiglianza con altri libri che ho già letto e l'antipatia che la protagonista mi ha provocato sin da subito. Lisa è petulante. Ommammamia *si prende la testa tra le mani*. Ma questo è un problema mio. Ritorniamo all'architettura della trama. Da una parte abbiamo Lisa, studentessa in odore di laurea perdutamente innamorata di Dante, pugile e migliore amico del fratello, Andrea. Dante è un ragazzo dal passato estremamente doloroso e in perenne lotta con gli scheletri nascosti nel suo personale armadio. Dante vede Lisa come una sorella poi, ad un certo punto, inizia a vederla sotto una luce diversa. Perbacco! La bambina è cresciuta! I nostri eroi si piacciono, si desiderano, ma non possono stare insieme perché D. è uno sciupafemmine e se il fratello di L. lo scoprisse lo riempirebbe di pugni. Prosegue una lunga serie di cliché fino al colpo finale (spoiler): Lisa rimane incinta di D, anche se poi perde il bambino. In conclusione, Sei solo mio si è rivelata una lettura abbastanza deludente e poco originale, che cerca il dramma a tutti i costi. Forse ho letto troppi romance in passato ma, da una storia d'amore, desidero di più di un puro intrattenimento. Cerco il batticuore. E qui non l'ho trovato. Due stelline.
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#ACQUISTI DEL MESE
Adesso passiamo alla seconda parte del post, quella dedicata agli acquisti del mese (o meglio, a quelli che ancora non vi ho mostrato). Il 29 di febbraio scadevano i punti della Mondadori Card e, avendone ancora 1000, ho deciso di affrettarmi a spenderli prima del termine. Sono giunta in libreria con la precisa intenzione di prendere un titolo in particolare ma, non trovandolo, mi sono fatta guidare dall'istinto e ho preso: Il futon di Tayama Katai (Marsilio) e Il libro del tè di Okakura Kazuko, che avevo già adocchiato su Ibs e che mi incuriosiva parecchio. Per gli occidentali il tè è solo una bevanda ma per i giapponesi ha un preciso significato culturale. Non contenta ho fatto anche un giro alla Coop e, finalmente, ho trovato Te lo dico sottovoce di Lucrezia Scali (Newton Compton Editori).
Qualche giorno prima, sempre durante un giretto alla Coop, avevo acquistato Ho sposato una vegana di Fausto Brizzi (Einaudi). Ne ho sentito parlare molto bene sia su Instagram che su YouTube e sono molto curiosa di leggerlo. Ve ne parlerò prestissimo. Voi lo avete già letto?
Infine, su Bookmooch, ho recuperato La spada di Shannara di Terry Brooks (Mondadori), in questa mini edizione che io trovo adorabile. Come sapete, ho iniziato a seguire la serie tv omonima, e non vedo l'ora di saperne di più tuffandomi nella lettura del #CiclodiShannara.
Con questo ho finito. Il prossimo post sarà dedicato al recap dei telefilm che ho seguito lo scorso mese. Nel frattempo, voi che mi dite? Avete qualche lettura da consigliarmi? Un bacio.