Buondì amici lettori e amiche lettrici, questa è la seconda parte del recap del mese di febbraio, dedicato ai telefilm e ai film che ho avuto modo di vedere durante il mese scorso. A tal proposito voglio parlarvi anche di una app che ho scaricato di recente, per riuscire a tenere il conto degli episodi guardati. Si chiama TvShow Time e, perlomeno per l'iPhone è gratuita. Scema me, mi sono accorta, solo dopo aver pubblicato la prima parte del recap, di aver guardato solo una serie tv e pochissimi film per cui ho deciso di allegare al post anche la TBR del mese di marzo. Insomma, morale della favola, sarà un bel fritto misto. Tanto ormai ci siete abituati, no? Pronti? Attenti? Via!
#SERIETV
Durante il mese di febbraio sono riuscita a recuperare Jessica Jones (2015) ed è stata una meraviglia addentrarmi nel suo mondo. Dovete credermi quando vi dico che non trovavo una serie che mi coinvolgeva ed entusiasmava così tanto dai tempi di Buffy. Sono stati 13 episodi di colpi di scena e battute salaci. Coinvolgente, divertente, avventurosa Jessica Jones. Una serie tv con i fiocchi. Non snobberò più una serie tv in vita mia. Mai più. Lo giuro. L'ho fatto con TWD e adesso la amo alla follia. L'ho fatto con Penny Dreadful e mi sto, metaforicamente, strappando i capelli nell'attesa della prossima stagione (maggio è così lontano!). L'ho fatto pure con Jessica Jones e adesso...13 episodi sono pochi! Ne voglio altri, ho bisogno di altri episodi. Se continuo così la mia vita sociale, già ridotta all'osso, si esaurirà definitivamente. Comunque, JJ è una serie televisiva statunitense sviluppata da Melissa Rosenberg (il nome vi richiama alla mente qualcosa? È la mamma di The O.C.!) , basata sull'omonimo personaggio dei fumetti della Marvel. Per di più JJ è ambientata proprio nell'universo Marvel, nei confronti del quale non mancano certo citazioni. Protagonista è Jessica, astuta investigatrice privata e aspirante non-eroina, dotata di super poteri e alle prese con gli effetti del PTSD. Insieme alla cifra noir di cui si macchia ogni singolo episodio (risolta mano a mano che vengono svelati gli eventi del passato di J.), ho particolarmente apprezzato la complessa caratterizzazione di Jessica. Dipinta quasi come un'anti-eroina: alcolizzata , indisponente, diretta e quasi non curante, ma al contempo così altruista e determinata a salvare il prossimo. La "spalla" di J. è Trish, ex bambina prodigio e ora conduttrice di una trasmissione radiofonica di successo, affiancata da Malcolm (il vicino tossicodipendente di Jessica). Il cattivone di turno è Kilgrave (con il potere di controllare la mente). Mi sarebbe piaciuto se fossero stati dedicati più episodi all'evolversi del rapporto di J. con Luke (barista di Hell's Kitchen, dotato di una pelle indistruttibile) ma, visto il finale alquanto "misterioso", confido in una volontà da parte dei creatori di approfondirlo nella prossima stagione che, per fortuna, si farà. Che altro dire? Guardatela! Mi ha ricordato tanto , soprattutto per i dialoghi, le eroine alla Buffy, capaci di ironizzare anche in punto di morte. Promossa. Cinque stelline.
Tante sono le serie tv che ho ancora in corso di visione, tanto che sto seriamente pensando di metterne momentaneamente in pausa un paio. Soprattutto quelle che mi stanno prendendo di meno. La "scoperta" del mese di marzo (per il momento) è indubbiamente Pretty Little Liars, con quel tocco di mystery mescolato alla parte più consistente, il teen drama. Ma perché ho aspettato così tanto a immergermi in quest'intrico di segreti? Mah. Chi lo sa. Ciò che so è che in questi giorni ho macinato i primi 10 episodi della I stagione.
#MOVIEPer dare un po' più di sugo al post ho deciso di parlarvi (brevemente) dei tre film che ho avuto modo di guardare durante il mese di febbraio/inizio marzo.
Hip hip hurrà per la vostra blogger che è riuscita a tornare al Cinema durante lo scorso mese! Insieme ai miei amici siamo andati a vedere Deadpool e per me è un bel meh grosso quanto un palazzo di mille piani. Ok che è un film divertente e irriverente. Abbastanza scorrevole. Le battute e i dialoghi sono da farsela addosso dalle risate. Il protagonista, l'eroe, è molto sui generis e unico nella categoria. La colonna sonora è messa insieme da Dio in persona. E' perfetta. Un mix esplosivo di vecchie canzoni e nuove. I titoli di coda sono...wow. Ironici e provocatori al punto giusto. Lo schermo è stato indubbiamente bucato. Gli attori interagiscono direttamente con gli spettatori. E questa è una figata. Ma, stringi stringi, a fine visione non ti lascia niente. E non ha neppure una vera e propria trama. In compenso Ryan Reynolds è...tanta roba. Il ruolo di Deadpool gli calza a pennello. Come un guanto. Io però ho da subito subito il fascino dell'accento di Ajax (Ed Skrein), l'antagonista. Mi dispiace Ryan. Mi garba anche se si chiama come un detersivo. Troppo fico. Tre stelline.
Poi, giusto per farmi del male, ho guardato, su Sky, Still Alice, tratto dal romanzo di Lisa Genova. Il film racconta in una maniera estremamente vivida il deteriorarsi progressivo delle facoltà linguistiche (e mentali) di una donna, forte e in carriera, che, alla soglia dei 50 anni si vede diagnosticare una forma precoce di Alzheimer. Quando si dice che il destino è beffardo, Alice ha costruito la sua carriera e la sua vita sulle parole e sul loro significato. E adesso, se le vede portare via da una malattia crudele. Galleggiano davanti ai suoi occhi ma non è più in grado di afferrarle. Bellissimo e emozionante. Più di una volta mi sono ritrovata le lacrime agli occhi. Vi consiglio assolutamente di guardarlo. Cinque stelline.
Ancora prima, giusto per riconfermare la mia vena autolesionista, avevo avuto la brillante idea di guardare (su Netflix) Royal Affair, che racconta le tristi vicende della Principessa Carolina e del suo folle marito, Re Christian di Danimarca. Ambientato durante gli anni dei Lumi, mostra la gloriosa ascesa e poi rovinosa e tragica discesa al potere di Carolina e del "reggente" del Re, nonché medico di corte e amante della sovrana, Johann Struensee. Come di tradizione, nel '700, le vicende si concludono con una testa che rotola. Non vi dico di chi. In ogni caso ho provato un'infinita pena nello scoprire la misera fine di Carolina , relegata in campagna, e a quale età va incontro alla morte. Era così giovane. Quattro stelline.
#MARCHTBR
E dopo avervi depressi un po', nella seconda parte del post, passiamo ad argomenti più allegri. Come vi avevo già anticipato voglio iniziare a stilare la TBR anche io, selezionando qualche titolo che sono sicura di poter riuscire a leggere o che comunque ho tutta l'intenzione di leggere durante il mese successivo. Ne ho scelti un paio perché questo mese di marzo si profila bello duro e impegnativo. Non è iniziato nel migliore dei modi e quindi sento il bisogno principalmente di due cose: ispirazione e ironia/divertimento. Da queste due necessità, ecco (qui di fianco) le mie scelte.
Bene. Il fritto misto si conclude qui. Il prossimo post sarà dedicato (spero) alle prossime uscite. Cosa ne pensate?
Un bacio.