L’avvocato, Luca Marani, condannato a 20 anni di reclusione – per tentato omicidio come mandante dell’agguato eseguito da due sicari albanesi nell’Aprile del 2013 ai danni di Lucia Annibali – ha tentato di impiccarsi nella sua cella.
Il trentasettenne ha legato il lenzuolo alle sbarre della finestra della sua cella, ma durante il consueto giro serale, uno degli agenti della polizia penitenziaria del carcere di Castrogno (Teramo), accortosi che il giovane non era nel suo letto, ha dato l’allarme. L’avvocato è ora ricoverato presso l’ infermeria del carcere, in condizioni non gravi. Marani aveva già dato segni di sofferenze ed instabilità psicologica tanto da avere in programma per sabato un controllo psichiatrico.
Uno dei difensori di Marani, l’avvocato Brunelli, era andato a visitare il suo assistito nelle scorse settimane e lo aveva già trovato “molto provato , tanto che abbiamo chiesto e ottenuto di farlo visitare in carcere da uno psichiatra di Bologna”.
Nel frattempo la vittima di Marani, Lucia Annibali, colpevole solo di aver posto fine alla sua relazione con il ragazzo, è diventata un simbolo per la lotta con la violenza nei riguardi delle donne e, a tal fine, ha scritto un libro sulla sua storia personale – con l’aiuto della giornalista del Corriere della Sera Giusi Fasano.