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Feci di capodoglio aiutano l'ambiente

Da Zonwu

Feci di capodoglio aiutano l'ambiente - seconda parte

capodoglio
Il capodoglio è uno dei predatori marini più grande mai visto: si nutre di pesce e di calamari giganti, immergendosi a grandi profondità per la sua attività predatoria. Ma una volta in superficie, si libera l'apparato digerente immettendo in mare una quantità enorme di feci.


Di certo non sarebbe il massimo nuotare in mezzo alle "emissioni" di un capodoglio, ma pare che il fitoplancton, i plancton che sfrutta la fotosintesi per ossigenare l'oceano e la Terra (producendo circa la metà dell'ossigeno di origine vegetale) ne trovi particolare giovamento.
Ogni anno, i capodogli dell'Oceano del Sud, la massa d'acqua che circonda l'Antartide, emettono circa 220.000 tonnellate di carbonio nell'atmosfera quando esalano anidride carbonica. Una quantità decisamente ingente, visto che di capodogli ne sono rimasti ormai pochi.
Ma il loro bilancio ecologico risulta in attivo quando si va a calcolare i benefici derivanti dalle loro feci immesse in mare.
Gli scarti dell'alimentazione del capodoglio infatti contribuiscono a liberare la Terra da 440.000 tonnellate di carbonio.
E se la loro popolazione fosse ai livelli calcolati prima dell'inizio della caccia alle balene, il carbonio rimosso sarebbe 5 volte superiore.
Trisha Lavery, biologa marina della Flinder University australiana, ha compiuto una ricerca proprio sull'impatto che le feci di capodoglio hanno sulla flora degli oceani, in particolare sul fitoplancton.
Tutto inizia quando i capodogli si immergono in profondità per trovare il loro cibo preferito, pesci e calamari giganti.
Durante l'immersione, i capodogli spengono alcune funzioni corporee non necessarie alla caccia, ed aspettano di tornare in superficie per defecare. "Lo fanno perchè spengono le loro funzioni biologiche non cruciali quando nuotano" spiega Lavery. "Per cui defecano solo quando tornano in superficie per riposarsi".
Le feci di capodoglio vengono emesse sotto forma di un'ampia chiazza liquida, che rifornisce il fitoplancton di tutti gli elementi necessari per crescere e riprodursi. E, man mano che il fitoplancton si sviluppa, contribuisce a rimuovere anidride carbonica dagli oceani e dall'atmosfera.
Attualmente si calcola che esistano nell' Oceano del Sud circa 12.000 capodogli, che contribuiscono a fertilizzare vaste aree di oceani. La popolazione attuale mondiale è pari all' 1-10% di quella presente negli oceani prima dell'inizio della caccia alle balene.
Ma secondo le stile di Lavery, se anche le feci dei capodogli rimasti dovessero essere emesse per il 75% in zone illuminate (in cui quindi è possibile la fotosintesi), contribuirebbero a generare circa 40 tonnellate di ferro ogni anno nel solo Oceano del Sud. Ferro che è una componente critica per la fertilizzazione del fitoplancton.
Di certo le feci di capodoglio non risolverebbero il problema dell'anidride carbonica generata dalle attività umane, ma si ritiene che la popolazione originale di capodogli fornisse un contributo importante nella fertilizzazione dei mari e nella ridistribuzione del carbonio.
Lo studio sul capodoglio inoltre suggerirebbe che anche altri animali marini, come foche, balene e delfini, possano fornire un contributo prezioso nella fertilizzazione degli oceani attraverso le loro feci.


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