Al congresso europeo dell’Eshre a Monaco, vengono anticipate alcune linee guida che serviranno ai centri italiani per eseguire la fecondazione eterologa. Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, spiega: “È importante aspettare una legge del Parlamento”. Intanto, è boom di richieste da parte delle coppie che vogliono accedere alla fecondazione eterologa.
Debellata la legge 40/2004 con la quale veniva vietata in Italia la fecondazione eterologa, molte coppie, che fino al 9 aprile – data della sentenza della Corte di Cassazione con cui veniva smantellata la legge – non avevano alcuna speranza di poter accedere a questo tipo di fecondazione assistita nel nostro paese, sono in attesa che i centri italiani si dichiarino pronti a livello burocratico, organizzativo e pratico, per far fronte al boom di richieste che sta crescendo sempre di più.
In questi giorni si è tenuto un congresso europeo dell’Eshre a Monaco, nel corso del quale sono state studiate ed elaborate alcune linee guida di carattere medico, ma anche etico e politico, a cui i centri italiani dovranno adeguarsi per consentire alle coppie di coronare il loro sogno di avere un figlio.
Linee guida che, secondo quanto dichiarato da Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, dovrebbero essere pronte per il 31 luglio, data entro cui il gruppo di lavoro convocato dovrebbe essere in grado di “definire gli strumenti per disciplinare e rispondere alla richiesta dell’Unione Europea”.
Tra queste, una delle più importanti è quella di carattere etico secondo la quale si dovrà garantire alle coppie un controllo accurato e preciso per evitare che si verifichino casi di fecondazione tra consanguinei; inoltre, dovrà essere stabilito un numero massimo di gameti da donare, ed un limite d’età oltre il quale non sarà possibile effettuare la donazione.
Sono tantissime le coppie che attendono queste linee guida, mentre i giuristi insistono: “La fecondazione eterologa con gameti estranei alla coppia si può fare anche oggi”.