Lo studio va anche a ricercare le motivazioni di tale comportamento: esso avrebbe a che fare con il maschilismo insito nell’Islam: “La religione musulmana promuove l’accettazione di un comportamento maschilista”, ha dichiarato Christian Pfeiffer, autore dello studio, il quale ha proseguito dichiarando che i giovani immigrati musulmani sono esposti, all’interno delle loro abitazioni, ad una visione conservatrice della realtà e rivendicano di conseguenza un certo numero di privilegi maschili.
L’inchiesta è stata condotta su circa 45.000 giovani (di cui 10.000 immigrati) di un’età compresa tra i 14 e i 16 anni e residenti in 61 città della Germania. All’opposto, il medesimo studio ha constatato che, nel caso di cattolici e protestanti, la propensione alla violenza diminuisce man mano che diminuisce il fervore religioso. Gli autori dello studio specificano comunque che la correlazione tra violenza ed islam non è dovuta a come quest’ultimo è in sé stesso, bensì a come esso viene insegnato.