FEDE IN DIO E FEDE DI DIO
Gesù rispose e disse loro: «Abbiate fede in Dio!» (Vangelo di Marco 11:22)
L’espressione: “Abbiate fede in Dio!” è riportata in modo differente da alcuni traduttori rispetto ad altri. Infatti alcuni rendono il testo in questo modo: “Abbiate la fede di Dio!”. Credo che sia immediata l’evidenza della profonda differenza di significato che le due espressioni assumono. Vogliamo, attraverso le pagine di questo giornale, considerare entrambi le espressioni per trarne alla fine delle conclusioni che siano utili all’edificazione delle anime nostre.
ABBIATE FEDE IN DIO
Senza dubbio la cosa “più normale” che ci viene richiesta, nei nostri rapporti con Dio, che sono fondati sulla stima e sulla fiducia che Egli si è “guadagnato” presso di noi, e la nostra fede che guarda a Lui.
Se Egli ha sempre mantenuto fede ai suoi impegni assunti nei nostri riguardi che hanno riguardato l’uomo in generale (Egli è il Salvatore di tutto il mondo) ed ogni singolo in particolare (Egli è il nostro personale Salvatore) nonostante la nostra miseria di esseri fatti di terra e peccatori, tanto da farsi Egli stesso un uomo in mezzo agli uomini; se, dopo essersi abbassato fino a noi, ha camminato sulla terra operando e insegnando per l’emancipazione di ogni uomo; se dopo la sua morte vicaria Egli è resuscitato per aprire per noi la porta della resurrezione e della vita eterna; se dopo esser resuscitato si è preoccupato di raccogliere i suoi che per paura si erano dispersi e ne ha fatto il primo nucleo della chiesa; se dopo averli raccolti è restato con loro per prepararli all’esperienza di Pentecoste e poi davanti ai loro occhi è asceso al cielo da dove intercede per noi alla destra della Potenza; se prima di ascendere al cielo ci ha dato il Consolatore promesso, che prende per noi il ruolo e la funzione di vicario… e si potrebbe continuare ancora, allora è giusto e quasi scontato avere fede in Lui anche per le vicende che ci stanno dinanzi riguardanti il nostro futuro, i problemi, le difficoltà, le malattie che incontriamo in ogni istante della nostra vita. È insomma “normale” che ci venga chiesto: Abbiate fede in Dio! Altra cosa è: Abbiate la fede di Dio!
ABBIATE LA FEDE DI DIO!
Abbinare il discorso della fede con la figura di Dio potrebbe portarci fuori strada se non è inquadrato nella giusta direzione.
Dio ha bisogno di manifestare una qualche fede per ottenere ciò che è nella sua volontà?
L’espressione Abbiate la fede di Dio! manifesta il possesso di qualcosa che Dio non deve ancora acquisire, ma che è insita nella sua Santa Persona, che fa parte di Lui, del suo modo di essere. Dio è un essere di fede! Egli non ha bisogno che nessuno gli insegni nulla poiché conosce ogni cosa e nella Sua eternità vive in un eterno presente.
Noi siamo continuamente dinanzi a Lui, con i nostri pregi e i nostri difetti, i nostri meriti e le nostre colpe, le nostre lodi a Lui e le nostre offese, il nostro servizio e il nostro peccato, ma Egli non ha rinunciato a crearci. Non ci ha distrutto quando lo abbiamo profondamente offeso. Come mai tutto questo?
Egli ci vede attraverso il Suo Figliolo Gesù Cristo, vede le nuove creature che per i suoi meriti siamo diventati, quello che ora operiamo in Lui e quello che possiamo ancora fare con Lui e così ci ha perdonato e non ci ha distrutto: ha avuto per noi una visione, ha avuto fede in noi per i meriti della croce.
Quando Gesù dice: Abbiate la fede di Dio! Egli ci sta dicendo: “Assomigliate a Dio!” Nei rapporti con il nostro prossimo (colui o colei che ti sta seduto accanto nel pullman, l’extracomunitario che ti lava il vetro al semaforo) dobbiamo avere una visione; quando a nostra volta siamo offesi o maltrattati, vilipesi, allora dobbiamo avere la fede di Dio, dobbiamo assomigliare a Dio!
In maniera particolare nel saper perdonare (la moglie tradita di fronte al sincero pentimento del marito, il marito ferito di fronte al sincero pentimento della moglie, il fratello che ti ha offeso) dobbiamo assomigliare a Dio!
D’altra parte, non siamo forse figli di Dio? A chi vogliamo assomigliare?
Se noi ci comportiamo come Dio nei confronti del nostro prossimo, Dio sarà Dio nei nostri riguardi e noi otterremo quanto gli abbiamo chiesto.
Quindi un modo nuovo di essere, un modo nuovo di vedere le cose, un modo nuovo di vivere le cose.
Non metodi umani, non logiche umane, ma la fede di Dio che va oltre le offese, la fede di Dio che perdona e non ricorda più il male.
“Come è lontano l’oriente dall’occidente, così ha egli allontanato da noi le nostre colpe. Come un padre è pietoso verso i suoi figli, così è pietoso il Signore verso quelli che lo temono” (Salmo 103:12)
Com’è possibile che Egli ci chieda di assomigliare a Lui?
Egli ci ha fatto a Sua immagine e a Sua somiglianza affinché in noi si veda Lui, così come lo si vedeva in Gesù uomo: Filippo gli disse: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gesù gli disse: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre (Vangelo di Giovanni 14:8-9).
Occorre avere fede in Dio per manifestare la fede di Dio.
Raffaele Frezza. by Chiese Cristiane Evangeliche Assemblee di Dio in Italia