Federico Primiceri: l'high jewellery design è... Italiano!

Federico Primiceri ha ereditato l'amore per l'arte orafa dal padre, grande figura professionale nel leccese, e dopo eccellenti studi nel settore avvia il suo marchio di high jewellery design. Dal magnifico esordio all'AltaModaAltaRoma nel 2005, il jewellery designer italiano ha goduto di numerosi feedback che gli hanno permesso di conquistare consensi in giro per il mondo, tra Inghilterra, Turchia, Francia e Russia. Grazie al suo luxury style, press, enti televisivi e società internazionali impegnate nel mondo del lusso si interessano volentieri alla sua arte.

Federico Primiceri – High Jewellery Designer & Goldsmith Photo credits: Flavio&Frank; Photographers

Francesca Primiceri, Responsabile Comunicazione e Press Office, ci parla di Federico Primiceri:

1) Figlio d'arte, cosa rimane dello stile di suo padre e cosa invece ha rivoluzionato conclusi i suoi studi?

Federico Primiceri è cresciuto accanto al padre, stimato orafo designer del leccese, che gli ha trasmesso sin da ragazzino il valore dell’handmade, la passione per l’arte orafa, l’importanza delle tecniche di lavorazione artigianale dei metalli preziosi e lo sviluppo del design del gioiello, curato nei minimi dettagli. Tutti input fondamentali che hanno giocato un ruolo ben preciso nella crescita artistica di Federico che, pur seguendo le orme paterne, ha sviluppato un approccio personale all’alta gioielleria, unendo tradizione e avanguardia. La stessa filosofia “Jewel Music Concept” , con cui si identifica il suo brand, è una finestra aperta alla sperimentazione nelle strutture e nelle forme del design, attraverso la quale, la percezione del mondo esterno, del suono, della musica, quale principale musa ispiratrice delle collezioni Federico Primiceri, viene tradotta in lusso, con una continua ricerca internazionale e la costante scelta di realizzare opere uniche.

2) Crede che lo spirito e lo stile italiano siano elementi cardine del suo creare?

Da un lato, le sue opere sono intrise di stile italiano soprattutto per le tecniche artigianali adottate, per l’attenzione rivolta alle diverse fasi di lavorazione orafe, per la passione e l’amore per ogni opera unica realizzata, e per il fatto che ogni gioiello nasce con un carattere forte e distintivo, come se avesse un’anima. Dall’altro lato, lo spirito italiano presente nei suoi accessori di lusso è spesso “contaminato” per molti aspetti da culture straniere perché Federico ha da sempre avuto una naturale propensione ad osservare nuove realtà, italiane e non, per scoprire e conoscere tutto ciò che le caratterizza, potenziando la sua flessibilità creativa che gli permette di dare vita a collezioni di più ampio respiro.

3) Quale pietra crede sia più elegante e quale più adattabile a qualsiasi tipo di donna?

Sono nata e cresciuta in un ambiente di orafi designer e lavoro in questo settore da tempo, ma dopo aver visto negli anni una molteplicità di pietredi ogni caratura, taglio e categoria, credo che lo smeraldo sia una delle pietre più affascinanti ed eleganti che abbia mai visto e Federico ne è un grande appassionato, come si può vedere dall’anello della sua collezione Fantasy Travel, su cui è incastonato un incredibile smeraldo colombiano di 14 carati. Mentre la pietra preziosa più adattabile a tutte le donne credo possa essere il diamante.

4) C'è un tipo di donna in particolare a cui si ispira nel progettare i suoi accessori di lusso?

Più che ad una “donna-tipo”, Federico si ispira all’eterogeneità del mondo femminile: ogni donna ha qualcosa di speciale che la rende diversa dalle altre. In quest’ottica, ogni donna può essere fonte di ispirazione per i suoi gioielli.

5) In base alle stagioni crede che ci sia un tipo di oro più idoneo, del tipo: inverno-oro rosso, primavera-oro bianco etc etc?

Non credo nella “stagionalità” del gioiello né tantomeno nella tipologia del metallo prezioso utilizzato più in una stagione piuttosto che in un’altra. Il gioiello può essere indossato sempre e in qualunque periodo dell’anno, indipendentemente dal colore del metallo di cui è fatto. Il vero luxury jewel non è un accessorio “fashion” ma un pezzo inimitabile, con un valore economico e soprattutto artistico senza tempo, perché non è soggetto alle mode, né al loro cambiamento.

6) Ha debuttato nel 2005 all'ALTAROMALTAMODA con la sua linea "Haute Joaillerie", il suo stile dal suo esordio ad ora è cambiato?

E’ difficile che lo stile di un artista-designer cambi, anche perché perderebbe identità e riconoscibilità. Da quel periodo ad oggi Federico Primiceri ha continuato a realizzare incredibili gioielli di lusso, utilizzando sempre oro, argento e pietre preziose, ampliando le sue collezioni con nuovi pezzi e dando vita ad altre grazie ad un mix di sperimentazione, esperienza, avanguardia e arte del “fatto a mano”. C’è sempre un’evoluzione, ci deve essere, ma rimane riconoscibile il suo stile, sia che si guardi una delle prime collezioni come Alchimia delle Forme sia che si osservi le ultime quali LEVEL 256 e Fantasy Travel, che presentano un design accattivante ed elegante allo stesso tempo, e raccontano storie appartenenti ad un mondo incantato che il designer trasforma in preziose sculture.

Credits make-up artist Giada Quarta e hair stylist Luca Quarta

7) Il suo marchio ormai è di conoscenza mondiale, ha presentato la sua arte oltre che in Italia anche in Russia-Turchia-Inghilterra-Francia, c'è una città a cui è particolarmente affezionato a livello professionale?

Per Federico, ogni città è fonte di incredibili contributi alla creatività e questo accende ulteriormente la sua curiosità verso culture diverse e nuovi lifestyle. Direi che tra quelle da lui più vissute, Parigi è la città che predilige dal punto di vista professionale ed artistico.

8) Progetti Futuri?

Oltre all’ampliamento della distribuzione in Italia e all’estero, tanti progetti riguardanti sia strettamente Federico Primiceri e il suo brand che importanti collaborazioni con altri designer.

9) Che consigli si sente di dare ai futuri jewellery designers?

Seguire il proprio istinto, sviluppare uno stile personale, facendo attenzione a tutelare la qualità del proprio lavoro e, soprattutto, credere sempre nei propri progetti e continuare ad amarli anche quando tutto sembra andare storto.