Federlazio chiede abolizione del Sistri

SISTRI: FEDERLAZIO CHIEDE AL MINISTERO RESTITUZIONE CONTRIBUTI VERSATI DALLE PMI

Roma, 8 maggio 2012 - La Federlazio ha deciso di farsi portavoce di tutte quelle imprese che hanno subito disagi dovuti al rinvio dell'entrata in vigore del SISTRI (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti). Già lo scorso anno l'Associazione denunciò più volte le difficoltà riscontrate dalle imprese a causa dei continui disservizi tecnici del nuovo sistema che comportarono conseguenti aggravi burocratici.

In un periodo di crisi già estremamente forte, in cui si è già gravati da una sistema burocratico opprimente, dove migliaia di imprenditori vengono messi in grave difficoltà a causa degli elevati ritardi con cui lo Stato liquida i propri debiti, è inaccettabile che le nostre aziende siano anche costrette a pagare per un servizio mai reso.

La Federlazio ha quindi deciso di offrire alle imprese laziali un supporto tecnico-giuridico per intraprendere un'azione legale, finalizzata al recupero di quanto ingiustamente versato fino ad ora dagli imprenditori nelle casse dello Stato. In particolare, gli uffici legali della Federlazio si occuperanno di richiedere:

1)   l'abolizione definitiva dell'attuale SISTRI;
2)   la restituzione dei contributi versati negli anni precedenti;
3)   il risarcimento degli eventuali danni causati da tale ingiusto pagamento.

Inoltre, Federlazio chiederà a breve un incontro presso il Ministero dell'Ambiente per richiedere formalmente l'apertura di un Tavolo Tecnico in cui si possa discutere delle modifiche da apportare al SISTRI.
 Oggi stesso si è svolto un incontro con le oltre 150 imprese che hanno già richiesto di aderire all'iniziativa della Federlazio per delineare loro, nel dettaglio, le azioni che l'Associazione intende intraprendere.

 
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