Mercoledì 24 aprile: serata Hip Hop Superstar.
La rivelazione dell’hip hop italiano ospite nella discoteca della Versilia.
Durante l’evento: party Yab Smoove con dj Master Freeze al piano superiore e Hip Hop VT e radio 105 con Max Brigante al piano inferiore. Una serata da tutto esaurito da prenotare adesso.
Bussola Versilia. Informazioni, prevendite e prenotazioni.
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- prevendita 7 € + integrazione donna alla porta da ingresso riservato alle prevendite
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Fedez
Foto & video
da wikipedia
Federico Lucia, meglio conosciuto con lo pseudonimo Fedez (Milano, 15 ottobre 1989), è un rapper italiano.
Nasce a Milano il 15 ottobre 1989, muove i primi passi nel mondo della musica partecipando a varie gare di freestyle, per giungere nel 2008 alla finale piemontese del TecnichePerfette 2008. Nel 2006 incide il suo primo EP intitolato Fedez con DJ S.I.D. e Cidda.
Nel 2010 incide il suo primo mixtape BCPT. Prendono parte al mixtape artisti del calibro di Emis Killa, G. Soave e Maxi B. Sempre nel 2010 incide un altro EP intitolato Diss-Agio con Vincenzo da Via Anfossi e Dinamite prodotto da JT. All’inizio della sua carriera Fedez fa parte della crew bloccorecordz, che a causa di incompatibilità musicali lascia dopo la pubblicazione di BCPT. Nel marzo del 2011 esce il suo primo album autonomo chiamato Penisola che non c’è, prodotto ancora una volta da JT, che apre la strada al giovane artista nato dal web. Il dicembre successivo esce il suo primo album ufficiale intitolato Il mio primo disco da venduto prodotto dalla Tanta Roba, etichetta discografica di Guè Pequeno e DJ Harsh. L’album vanta collaborazioni con grandi nomi della scena hip hop italiana come ad esempio Entics, Marracash, J-Ax, Jake la Furia e iTwo Fingerz.
Nel 2011 partecipa all’album “Thori & Rocce” il primo album dei beatmaker Don Joe & Dj Shablo, al quale hanno collaborato i migliori rapper della scena italiana, con la canzone “Fuori Luogo” featCane Secco & Gemitaiz. Nel 2012 partecipa all’ album Hanno ucciso l’uomo ragno 2012 dove duetta con Max Pezzali nel brano Jolly Blu.
Attraverso una serie di video intitolati Zedef Chronicles (caricati sul canale YouTube ufficiale del rapper), Fedez annuncia di essere al lavoro per un nuovo album che si intitolerà Sig. Brainwash – L’arte di accontentare e verrà pubblicato nel 2013. In questo nuovo disco il rapper annuncia delle novità tra cui un pezzo suonato con la chitarra, (citato su Zedef Chronicles) Il 12 dicembre del 2012 ottiene 4 nomination agli MTV Hip Hop Awards 2012: Best New Artist, Best Live, Video of the Year (con Faccio brutto) e Song of the Year (sempre con Faccio brutto) di cui è stato il vincitore.
Il 4 marzo 2013 esce il video del singolo Cigno nero con Francesca Michielin. Il giorno seguente viene pubblicato il secondo album ufficiale: Sig. Brainwash – L’arte di accontentare . Il video musicale del brano Cigno nero ha ricevuto in 3 settimane 7 milioni di visite su YouTube, battendo il precedente record per la musica italiana stabilito da Emis Killa con Parole di ghiaccio. L’albumSig. Brainwash – L’arte di accontentare si piazza al primo posto della classifica FIMI alla prima settimana di rilevazione.Dopo appena 20 giorni dall’uscita l’album supera le 30.000 copie vendute, aggiudicandosi così il disco d’oro.
da TicketOne
Classe 1989, Federico Lucia aka Fedez è uno degli artisti di successo più giovani della musica italiana. Con il suo rap provocatorio, sarcastico e irriverente è diventato in pochi mesi un fenomeno mediatico alimentato in gran parte dal web, dove ha trovato terreno fertile con una diffusione virale senza precedenti. I suoi video sono visti da milioni di ragazzi di tutte le età, i suoi brani scaricati da centinaia di migliaia di utenti: Fedez è figlio della new technology e del do-it-yourself. Nato con le gare di freestyle tra i banchi delle scuole e approdato poi in gare ufficiali nel 2008, vince la finale Piemontese del Tecniche Perfette, una delle più importanti in Italia. Figlio del punk e dei centri sociali milanesi, Fedez inizia a farsi conoscere discograficamente con lo street album “Pat-A-Cake”, una perla per i collezionisti del genere. Ha venduto oltre 500 copie a mano durante i suoi primi live a Milano e provincia. A dicembre 2010 esce “Anthem” (canzone prodotta da JT e contenuta nell’EP “Diss-Agio”), il primo esperimento video che vede Fedez nelle vesti di video-maker. A marzo 2011 esce “Penisola Che Non C’è”, la seconda autoproduzione distribuita in free download e cantata su strumentali originali prodotte da JT. Il self-made a 360 lo porta a girare, produrre e montare il video di “Tutto Il Contrario”. Nella primavera del 2011 entra in contatto con DJ Harsh e grazie alla Zona Uno Booking inizia un’intensa attività live con il “Penisola Che Non C’è Tour”, toccando oltre 30 club in tutto lo stivale e dividendo i palchi con Crookers, Club Dogo e molti altri. Durante il tour pubblica un mixtape di remix dal titolo “Tutto Il Contrario” che contiene “Ti Porto Con Me”, vera e propria hit digitale basata sui beat di Master Mind. E’ questo il brano che segna il punto di svolta tra le produzioni discografiche underground e la notorietaà di Fedez. A luglio 2011 firma un contratto discografico con Best Sound (da 20 anni punto di riferimento della scena Hip Hop milanese), dove Tanta Roba / Zona Uno Booking hanno stabilito la loro sede operativa. Parallelamente agli impegni discografici, continua l’attività live come tour supporter a Gué Pequeno con oltre 40 date tra agosto 2011 e gennaio 2012. “Il Mio Primo Disco Da Venduto” (Best Sound / Tanta Roba), esce nell’ottobre del 2011 e rappresenta il primo lavoro per la label di DJ Harsh e Pequeno. Nel tipico mood Hip Hop, il disco reso disponibile in rete gratuitamente: solo nel primo mese, supera i 10.000 download in un mese. La Special Edition fisica (CD + t-shirt + adesivo) è andata sold out in 3 settimane, vendendo oltre 1200 copie. “Il Mio Primo Disco Da Venduto” vede la partecipazione di grandi nomi della scena italiana: J-Ax, Club Dodo, Marracash, Two Fingerz, Shablo, Entics. Il primo singolo è “Jet Set”, seguito da “Vivere Domani”. Nel mezzo, un tour partito a Febbraio 2012 caratterizzato da molti sold out e da date replicate più volte in tutta Italia. Nel Maggio 2012 viene selezionato da MTV New Generation come ‘Artista del Mese’, piattaforma dalla quale viene lanciato il video di “Faccio Brutto”, ovvero un assaggio dell’album ufficiale (tuttora in lavorazione e ancora senza titolo), in uscita a settembre 2012.
Da corriere.it
I numeri virtuali. E quelli reali. I clic su YouTube. E le vendite. Fedez, al suo esordio, mette d’accordo tutti. Il rapper milanese è al numero 1 della classifica di vendita, dove ha scalzato i Modà, con il suo primo album per una multinazionale, «Sig. Brainwash – L’arte di accontentare». «Sono sorpreso, non mi aspettavo un successo del genere. Ringrazio tutti». Su YouTube i suoi video sono più cliccati di quelli di Vasco e Liga. Il canale ufficiale di Fedez ha già 65 milioni di clic e l’ultimo video, il duetto con Francesca Michielin su «Cigno nero», ne ha fatti quasi 4 in dieci giorni. Adesso lo aspetta un tour che parte il 12 aprile da Torino (e il 17 è all’Alcatraz di Milano).
Fedez, vero nome Federico Lucia, classe 1989, è figlio del web. Lì ha iniziato a farsi conoscere. Facendo tutto in casa, pure i clip. «Più un’esigenza economica, i video costano, che un’aspirazione artistica», confessa senza snobismi. Clic dopo clic qualcuno lo nota. Nell’estate 2011 il salto di qualità. Il contratto con Best Sound (la storia dell’hip hop italiano, a partire dagli Articolo 31) e Tanta Roba (il presente, l’etichetta dei Dogo). Dalla collaborazione con le due realtà nasce «Il mio primo disco da venduto», album in download gratuito.
Sono in tanti a crederci: a quel disco collaborano J-Ax, Club Dogo, Marracash, Two Fingerz, Entics e Shablo. Gli esordi di Fedez sono al mitico Muretto, punto di ritrovo dell’hip hop milanese: «Ho iniziato lì con Emis Killa. Siamo la terza generazione del rap italiano». Quindi le gare di freestyle in giro per l’Italia: «Sempre con Emis, nascosti nei bagni dei treni per non farci beccare dai controllori». Però Fedez non risponde agli stereotipi del rap. A partire dai contenuti. Droga, armi, donne… Gli status symbol dei rapper vengono dissacrati dalle sue rime. «Mi piace fare la parodia di quelli che parlano di strada. E che poi spesso la strada non ce l’hanno alle spalle», racconta. Cresciuto a Corsico, periferia milanese, liceo artistico mollato in quarta, qualche mese nel bar dei genitori («Ero bravissimo coi cappuccini, facevo anche i disegni nella schiuma, ma non era il lavoro per me»), un negozio di tatuaggi aperto con una fidanzata. Di tattoo è pieno. «Non hanno un significato particolare, è solo arte», dice. Più che un rapper sembra uno skater californiano. «Vengo dal punk e la mia sfumatura sociale ha origine da lì. A 5 anni mia mamma mi ha portato a vedere i Blink 182. Ci siamo persi e ho visto il concerto con un ragazzo che mi ha tenuto d’occhio tutta la sera. Poi sono arrivate le passioni per Nofx e Jimmy Eat World e, in Italia i Punkreas che ospito nel disco».
Anche le collaborazioni di «Sig. Brainwash» escono dal «solito» giro. Oltre a Francesca («Volevo sperimentare qualcosa di nuovo. E le sue canzoni mi piacciono»), su «Alfonso Signorini (Eroe Nazionale)» c’è Elio: «Sono un fan. La sua presenza dà senso al pezzo, aiuta la comprensione». A proposito perché un pezzo su Signorini? «È un modo per dire che in Italia non ci sono punti di riferimento», risponde. È pessimista: «Se non facessi questo lavoro probabilmente avrei lasciato l’Italia. Ho solo avuto più fortuna di altri», commenta. Ha votato Grillo: «È un segnale di quanto il web sia forte anche da noi. E con gli altri si sapeva di che morte saremmo morti». Impegno e musica. «I rapper sono i nuovi cantautori. Scattiamo istantanee di quello che ci circonda. Ma se in passato cercavo di fare quello che dà un messaggio adesso dico quello che penso in modo più costruttivo». Il titolo del disco è un omaggio a Banksy, il più famoso street artist (quotato oltre mezzo milione di euro) del pianeta: «Ero in crisi perché un disco con una major non è come un disco fatto nella tua cameretta. Non lo fai per te, ma per le persone che lo ascoltano. Banksy fece una mostra solo per vendere dei pezzi perché i collezionisti chiedevano della street art».
Anche lui ha venduto. O svenduto? «Essere underground è facile. Nell’hip hop la sperimentazione sembra una blasfemia. Ma senza quella finiamo come il Rotary o il golf club. Ho trovato il giusto compromesso senza svilire o sminuire la mia musica».
Andrea Laffranchi