Essere stata adolescente negli anni Novanta significa essere stata musicalmente battezzata con almeno una canzone rap in repertorio. Un rap italiano certo, quindi senza dubbio più commerciale rispetto a quello che arrivava dagli States. E il rap del 2015? Nel richiedere gli accrediti per il concerto di Fedez, volevo proprio capire se questo artista nella sua dimensione live desse più spazio al lato commerciale oppure alla vera anima del rap. Senza dubbio, seguendo attentamente la data di Trieste del Pop-Hoolista Summer Tour (presente anche Elisa come ospite della serata), percepisco chiaramente perché possa tanto infastidire con i suoi contenuti, ma a pelle passa anche l'ebbrezza di un ragazzo dalle indubbie doti artistiche.
Perfettamente intonato con prosodia allenata da una evidente naturalezza di espressione, Fedez è a suo agio sul palcoscenico, riempie tutti gli spazi e gratifica in quanto a competenze musicali non facendo rimpiangere i miei ricordi di quei lontani primi approcci rap. Lo spettacolo è un puzzle di colorati e allegorici strumenti comunicativi che spaziano dalla grafica alla recitazione scenografica dal vivo.
Ed è proprio utilizzando gli stessi artifici delle situazioni commerciali e conformiste che critica, come, ad esempio, quelle dei programmi spazzatura in TV, che crea per contrasto una sottolineatura dei grandi temi sociali, monetari, economici, politici e religiosi ampiamente noti quanto pubblicamente giustificati.
Fedez ci piace perché ha la forza, il carattere e le doti artistiche per far valere i suoi pensieri portando alla luce e negli occhi della sua generazione temi ampiamente noti, ma forse non più discussi come in passato fra le mura domestiche ed in pubblico. Nel criticare il conformismo trovo però che rischia di cadere nella sua stessa trappola, quando raccoglie solo i punti di vista negativi o quando, ad esempio, giudica in toto, a prescindere, le categorie che analizza come succede nel caso di quella dei giornalisti.
Accogliere anche le prospettive positive e seriamente impegnate dei grandi sistemi, ritengo che orienterebbe meglio l'operatività evitando un passivo criticismo. Forse, così facendo, ci si allontanerebbe dal rap più genuino, ma credo fermamente che Fedez abbia tutte le caratteristiche per portare avanti questa istanza ed essere così realmente innovativo, magari utilizzando la stessa ironia che dal vivo lo fa brillare di quella simpatia accogliente ed energizzante che lo rende unico nel suo genere.
Rimaniamo piacevolmente colpiti pure nel momento in cui Fedez si mescola alla folla e, controllando l'orologio, ci accorgiamo che, da artista consumato, ci ha intrattenuti a lungo. Pertanto, pregustiamo già la sua crescita professionale che, qualora dovesse riuscire ad aggiungere alle sue doti un ulteriore sforzo di responsabilità sociale, lo porterebbe ad aiutare ancora di più questa promettente generazione non solo nell'orientarsi ma anche nel saper fare "futuro". Con la stessa bravura e spensierata delicatezza con cui ci riesce parlando d'amore.