Torniamo sul tema del raggiungimento della felicità partendo da un punto di vista diverso questa volta. Di solito ci ispiriamo al pensiero positivo e alle logiche della legge di attrazione. Bene, in questo post proviamo a prendere in considerazione un metodo più razionale. E’ quello che propone lo scrittore svizzero Rolf Dobelli nel suo saggio “The art of thinking clearly” (L’arte di pensare chiaro edito da Garzanti in Italia). Cambiano le logiche ma resta l’obiettivo: raggiungere la felicità.
Partiamo da questo presupposto: secondo Dobelli nulla in realtà ha il potere di renderci felici. Un’affermazione negativa? Niente affatto. Lo scrittore parte dal presupposto che occorre partire da cosa distrugge il successo e allontana la gioia. Quindi, il segreto della felicità si nasconde “nella rimozione degli ostacoli” come si legge su Panorama.it.
Questo significa in parte quello che ci diciamo da sempre: rimuovere i beni materiali ma anche orpelli di natura ideologica. Cosi, la strada verso la felicità potrebbe essere davvero semplice. A volte, infatti, si perde tempo dietro a cose che riteniamo possano renderci felici ma non è cosi: pensiamo all’auto nuova, all’abito costoso, alla villa, al gioiello con diamanti. Cosa fare?
Questi i cinque punti fondamentali da affrontare secondo Dobelli:
1. Saper aspettare. Il consiglio è di non legarsi alle “cose” che in realtà non ci rendono felici come crediamo ma ci danno solo una gratificazione immediata e temporanea. Pensate solo a quanto sia più bello il momento dell’attesa di possedere qualcosa rispetto a quello immediatamente successivo al suo ottenimento.
2. Bando al “carpe diem”. Ecco, quello che è la mia filosofia di vita. Secondo lo scrittore se ci affidassimo a questo concetto vivremmo solo 10 minuti. La vita, dice, va pianificata con coraggio e determinazione. Il consiglio è di vivere cogliendo gli attimi un solo giorno alla settimana, il resto del tempo, invece, pianifichiamo.
3. Non seguire la folla. Su questo pieno appoggio da parte mia. Dobelli sostiene che più seguiamo le mandrie più pensiamo che quei comportamenti da loro definiti siano giusti. Ma non è cosi sempre. Allontanandoci dall’effetto “pecoroni” si comprende con facilità cosa sia giusto e nel tempo si può raggiungere ciò che veramente si desidera.
4. No alle notizie negative. Beh, che altro dire su questo tema di cui qui abbiamo lungamente scritto? Dobelli evidenzia come le catastrofi facciano male al nostro equilibrio. Se accade un evento negativo, quindi, il consiglio è affrontiamolo nel momento in cui accade. Evitiamo l’affollamento di bad news: creano ansia e allontanano la felicità.
5. Non facciamo coinvolgere dal presente. Ok, il presente è importante ma secondo lo scrittore svizzero è molto meglio concentrarsi su un progetto a lungo termine che dia il senso della durata di un viaggio, un percorso. Per lui il “qui e ora” è alquanto egoistico.
L’approccio è diverso, ma altrettanto interessante e stimolante. Per quanto mi riguarda ritengo che la cosa fondamentale sia raggiungere la felicità. A ognuno trovare il modo, i mezzi, i pensieri, le scelte che lo aiutano in questo viaggio. Voi cosa ne pensate?
Foto da Marieclaire.it