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Felicità: un’ipotesi.

Da Davide

La riflessione attorno alla felicità accompagna  Homo Sapiens da sempre. E’ un ambito di ricerca stimolante intellettualmente (coinvolgendo molte discipline, molte tradizioni di pensiero e molte prospettive culturali) e con ricadute pratiche notevoli, in quanto tutte le persone cercano il miglior modo per vivere. Altra questione dire che lo trovino.

Felicità: un’ipotesi.Il libro di Jonathan Haidt, psicologo alla Virginia University, “Felicità: un’ipotesi. Verità moderne e saggezza antica” (2008, Codice Edizioni, 14 €) propone un ricco excursus storico e scientifico attorno alla questione della felicità umana.

La prospettiva storica tocca le tradizioni etiche occidentali come lo stoicismo e l’epicureismo, così come quelle filosofico-religiose orientali: innumerevoli analogie e differenze sono portate alla luce con uno stile coinvolgente e gradevole. Ma è nella parte scientifica che Haidt ci conduce per mano lungo un sentiero che cerca di far dialogare la saggezza umana con le conscenze della psicologia e dell’antropologia contemporanee. Le domande non sono certo banali: per comprendere la felicità è utile essere aggiornati sulle più recenti conoscenze inerenti il funzionamento del cervello umano, del nostro comportamento sociale, della diverse forme terapeutiche e degli studi sull’esperienza?

Come si conciliano, se si conciliano, le riflessioni classiche sull’etica delle virtù e sulle più limpide tradizioni buddhiste con le ultime scoperte empiriche della psicologia positiva, dell’influsso dei pensieri sulle emozioni, sullo studio sui legami amorosi e affettivi, sulla qualità di vita, sul rapporto con il possesso delle cose materiali, sulle persone mentre conducono le loro vite quotidiane, sulla incessante ricerca del senso delle nostre vite? E qual’è l’ipotesi che l’autore propone per dare sostanza alla domanda delle domande, cioè se sia e come sia possibile vivere una vita felice? Scrive Haidt:

la nostra mente è paragonabile alla coppia formata da un elefante ostinato e dal suo guidatore, e la nostra felicità dipenderà dalla capacità di quest’ultimo di orientare la direzione dell’elefante

Bella metafora! Il libro è un viaggio straordinario attraverso le migliori idee che Homo Sapiens, nell’antichità e nella modernità, ha prodotto attorno alla questione che forse più gli sta a cuore. Buona lettura e felice vita.


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