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Félix et Meira: la Forza Silenziosa dell’Attrazione

Creato il 09 dicembre 2014 da Dietrolequinte @DlqMagazine
Félix et Meira: la Forza Silenziosa dell’Attrazione

C'è un'energia potentissima, e delicata al tempo stesso, in grado di legare sempre più due mondi apparentemente separati da barriere insormontabili. Un'energia che si evolve a partire da occhi "fuggitivi", per citare un grande poeta dei sentimenti celati, fino agli scambi incerti di parole dette a metà e gesti titubanti, quasi per il timore di osare realizzare a tutti gli effetti quei desideri gridati nella mente e nel cuore. Il risultato è quindi l'instaurarsi di un rapporto a tinte tenui e suoni leggeri, per non disturbare, per non smuovere il resto del mondo, per vivere tutto con accortezza e razionalità; forse perché abbandonarsi alla passione sarebbe il modo più semplice per ottenere l'evasione da una realtà in cui si sta stretti, forse perché l'impulsività ha in sé qualcosa di pericoloso e compromettente, forse perché, dove la vita ha già fatto le sue scelte, trovarsi per una volta a decidere per sé impone delle accortezze in più.

Questi sono gli ingredienti che compongono la particolare storia di Félix, uomo squattrinato, identificato all'inizio al capezzale del padre morente, con cui da anni aveva interrotto i rapporti, un artista mancato che vive alla giornata senza coltivare particolari ambizioni e progetti, e Meira, giovane ragazza ebrea sposata e con un figlio, soffocata dalle convenzioni sociali che la comunità in cui vive la obbliga ad osservare, e ancora più limitata, nella sua stessa casa, da un marito che la tiene in stretta custodia facendole scrupolosamente osservare i doveri di moglie e madre. È una storia di grandi ambienti, oltre che di singoli individui: il Canada francese, Montreal e la sua grande comunità ortodossa, a tratti gli Stati Uniti, Boston, infine sprazzi del nostro bel paese, in una Venezia per definizione romantica e atemporale, accesa e malinconica, elegante e decadente.

"Il film è la pazzia di Félix e la poesia di Meira, due persone diverse che cominciano una storia d'amore impossibile rischiando di perdere tutto"

Così parla il regista Maxime Giroux: "Grazie ai suoi numerosi contrasti, Félix et Meira esplora questa sorprendente coabitazione che va oltre ogni confine. Ho girato tenendo bene a mente temi come la vulnerabilità, o l'irrequietezza, e con la macchina da presa volevo cogliere soprattutto l'umanità dei miei personaggi. Il film è la pazzia di Félix e la poesia di Meira, due persone diverse che cominciano una storia d'amore impossibile rischiando di perdere tutto". I protagonisti vengono fin da subito raffigurati alla ricerca di qualcosa: non si capisce mai se sia veramente amore quello che vogliono, forse si tratta più del desiderio di una novità come una boccata d'aria fresca all'interno di una quotidianità che toglie il respiro, nella sua monotonia spenta e consunta.

Ognuno infatti vive a proprio modo la scoperta dell'altro: Félix è incuriosito e per questo attratto da quella ragazza che gira per le strade del quartiere portando sua figlia nel passeggino, tenendo sempre bassi i grandi occhi azzurri, una figura muta e ieratica a metà strada tra le donne angelicate del nostro dolce stil novo e le caste madonne raggiungibili solo con le più intimistiche preghiere; Meira è una sognatrice che sa di non poterselo permettere, unita alla figlia da un affetto viscerale ma comunque consapevole di aver perduto ormai la spensieratezza della giovinezza, e quindi affascinata dallo spirito libero e indipendente che Félix emana. Il tutto reso ancora più poetico dalle liaisons artistiche e musicali che accomunano i due, come a voler dimostrare che in un mondo opprimente e prefabbricato sia pur sempre possibile vivere autonomamente il proprio benessere, che sia attraverso un disegno, una canzone, o una fuga d'amore improvvisata dall'esito incerto ma comunque proiettata ben lontano dal consueto e dall'usuale. Un film che fa battere i cuori, che fa sperare nella felicità altrui, che stimola quel lato sognatore e romantico che non andrebbe mai trascurato.


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