Feltrinelli e FoxCrime: tanti crimini...

Creato il 20 luglio 2013 da Unostudioingiallo @1StudioInGiallo

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. . . tutti da leggere!

Cristina Fallarás: Innocenti

Due sorelle scomparse.

Una detective decisamente sui generis.

Un viaggio all'inferno tra i vicoli di una Barcellona più oscura che mai.
“Un noir intenso, che non lascia scampo.” La Vanguardia
Esiste un’altra Barcellona, molto diversa dalla città famosa per i quartieri eleganti, il design e i palazzi da cartolina di Gaudí. Una Barcellona oscura, che si nasconde ai turisti e agli innocenti: quella con l’anima nera, che non si vede o si fa finta di non vedere. È in questo sottobosco criminale che l’investigatrice Victoria González, ex giornalista con una storia poco chiara alle spalle, si muove decisa. Anche se la sua gravidanza avanzata, oltre a terrorizzarla, non le rende certo le cose facili. Quando riceve un incarico anonimo – accompagnato da un assegno fin troppo generoso – , Victoria inizia davvero a temere che i bassifondi di Barcellona si stiano espandendo oltre misura. Due sorelle, di tre e quattro anni, sono scomparse. Una è stata brutalmente assassinata. Dell’altra non c’è traccia. L’incarico è chiaro: bisogna trovare la bambina il prima possibile, preferibilmente viva. Comincia così un viaggio all’inferno. Un inferno che è vicino, troppo vicino. E rispetto al quale Victoria ha un’unica certezza: ci troverà dentro tutti i suoi incubi peggiori. Un noir duro come un pugno nello stomaco, scritto in una lingua affilata e fulminante. Un romanzo di grande impatto e crudele bellezza, grazie al quale Cristina Fallarás “fa luce tra le ombre, esorcizza le paure e mette il dito in quelle piaghe da cui molti, quasi tutti, si tengono alla larga” --- Qué Leer.

Premio Dashiell Hammett 2012 per il miglior romanzo poliziesco in lingua spagnola

Dolores Redondo: Il guardiano invisibile

Il cadavere di un’adolescente uccisa con uno strano rituale. Una giovane poliziotta che deve confrontarsi con i demoni del suo passato. Un’antica credenza popolare che sembra sempre più fondata. Cosa si nasconde tra i boschi della valle del baztán?


In un bosco accanto al fiume Baztán, all’estremo nord della Spagna, sul confine tra i Paesi Baschi e la Navarra, viene ritrovato il cadavere di una adolescente, nudo e ricomposto secondo uno strano rituale. Sul ciglio della strada, le scarpe, una accanto all’altra, come se qualcuno le avesse messe lì apposta per attirare l’attenzione dei passanti. Sul corpo, gli avanzi di un dolce tipico della regione e alcuni peli che non sono umani. Segno, questi ultimi, dell’attacco di un animale selvatico o di un assassino che cerca di confondere le sue tracce?
Amaia Salazar, capo della squadra Omicidi della Policía Foral de Navarra, deve occuparsi del caso. Nata e cresciuta a Elizondo, lo stesso paese della vittima, la detective torna nei luoghi dell’infanzia, dove l’attendono le indagini e problemi familiari che sperava di essersi lasciata per sempre alle spalle. Con l’aiuto dei suoi collaboratori, Amaia scopre delle analogie con un secondo omicidio, quello di una ragazza strangolata un mese prima. L’assassino deve essere qualcuno di cui le vittime si fidavano e probabilmente il rituale che esegue su di loro è una sorta di purificazione, per restituire alle giovani donne la loro purezza verginale.
Ma nella zona c’è chi ha idee molto diverse. Per strada, sottovoce, la gente del posto già sussurra teorie e antiche leggende, invocando le creature che, secondo la mitologia locale, a volte scendono dalle montagne per proteggere la natura e i suoi abitanti. Se il mitico basajaun, figura cardine delle credenze popolari basche, guardiano invisibile dei boschi, fosse davvero riemerso dai ricordi d’infanzia di Amaia, insieme alle ombre di un passato che continua a tormentarla?
Un thriller teso e spietato, con un’architettura impeccabile e un ritmo mozzafiato. Una trama ricca di suspense. 
L’esordio narrativo di Dolores Redondo, la nuova voce del giallo spagnolo.

Lotte e Søren Hammer: Tutto ha un prezzo


Tutto ha un prezzo nella vita. Oltre quale soglia quel prezzo diventa troppo alto? 

In Groenlandia un elicottero sta sorvolando il grande pack. Avanza lentamente, mentre le persone che trasporta osservano la sconfinata distesa bianca sottostante. D’un tratto, uno dei passeggeri scorge qualcosa di strano sul ghiaccio, qualcosa che man mano assume contorni sempre più riconoscibili e macabri: il corpo senza vita di una donna. È seduta sulle ginocchia, seminuda, con le caviglie legate e i polsi fissati alle cosce con del nastro adesivo. Cos’è successo? Com’è finita in quel nulla desolato, a centinaia di chilometri dal centro abitato più vicino? E perché chi l’ha uccisa l’ha costretta in quella posizione prima di soffocarla con un sacchetto di plastica? Le indagini spettano al commissario Konrad Simonsen e alla Sezione Omicidi di Copenaghen. La vittima è una giovane infermiera scomparsa da venticinque anni, ma non è tutto: i particolari dell’omicidio assomigliano fin troppo a un vecchio caso che Simonsen non è mai riuscito a dimenticare. Possibile che si tratti solo di una coincidenza? E se molti anni prima avesse commesso un terribile errore? Spinto dai ricordi e dai sospetti, Simonsen allarga il campo di ricerca. Scoprirà che, prima o poi, il passato torna sempre a galla e che nella vita tutto ha un prezzo, anche i più ferrei principi.

Anteprima


Grazia Verasani: Cosa sai della notte

“Clarice Starling di Thomas Harris, Kay Scarpetta di Patricia Cornwell, la detective privata Giorgia Cantini di Grazia Verasani: il noir è un genere femminile.”Carlo Lucarelli
Because the night belongs to loversbecause the night belongs to lust, cantava Patti Smith, e Giorgia Cantini lo sa bene.

Irrequieta, ruvida e con uno spiccato talento per le cantonate sentimentali, Giorgia è un’instancabile esploratrice delle luci e delle ombre della notte.
Dopo una breve parentesi come batterista di una cover band, è ora a capo dell’agenzia investigativa Cantini e scava nell’oscurità delle vite degli altri catalogando segreti, bugie e cuori spezzati.
Quando viene ingaggiata per indagare sulla morte di Oliver, aspirante attore il cui cadavere era stato ritrovato in un campo alla periferia di Bologna tre anni prima, Giorgia deve ancora una volta ascoltare la voce del buio.
Il giovane è morto a seguito di un pestaggio di chiara matrice omofoba e la notte che si spalanca davanti a lei è quella del battuage, delle dark room, di certi angoli dei parchi dove uomini amano altri uomini con frenetico desiderio o con la speranza di riempire un vuoto. Giorgia incontra gli amici della vittima, la gente del giorno e quella della notte: il vecchio professore del liceo, un compagno ferrarese, un ballerino di musical e Simone, attore famoso con il vizio della cocaina. Con l’aiuto della sua assistente Genzianella, si inoltra in una Bologna sempre più ambigua. Fa i conti con menzogne, tradimenti, emozioni congelate da tempo, e nella notte cerca risposte anche alla sua storia travagliata con il capo della squadra omicidi, Luca Bruni. Non ha paura, Giorgia, di aprire gli occhi nel buio, un buio che la gente del giorno sembra non capire.

Lars Bill Lundholm: Quella brava ragazza

Anche le brave ragazze nascondono dei segreti.

Proveniva da una buona famiglia, aveva frequentato le migliori scuole del paese ed era fidanzata da anni con lo stesso uomo. Cathrine Haldeman-Spegel era la tipica brava ragazza e viveva nel quartiere più elegante e tranquillo di Stoccolma. Eppure è stata brutalmente assassinata. Il corpo deturpato da sette feroci pugnalate. Sullo specchio del bagno un breve, agghiacciante messaggio: “Sgualdrina”. Il caso viene affidato al commissario Axel Hake. Non bello ma attraente, poco loquace ma d’intelligenza fine e sempre in compagnia dell’inseparabile bastone a causa di una vecchia ferita al ginocchio, Hake ha seguito numerosi omicidi, ma rimane subito molto colpito dalla morte di Cathrine. Chi può provare una passione tanto violenta per una ragazza all’apparenza così quadrata e ordinaria? Chi si nasconde tra i palazzi del ricco quartiere di Östermalm, spiando i suoi ignari abitanti? 
Come se le indagini non fossero già abbastanza complicate, anche la vita privata del commissario attraversa una fase molto delicata. Hanna, la compagna da cui ha avuto una bambina ma con cui non convive per esplicita scelta della donna, lo evita e gli mente, pur continuando ad assicurargli il suo amore, e inoltre le frequentazioni della sorella Julia, un’eccentrica veterinaria che vive nei boschi fuori dalla capitale, sono causa di non poche preoccupazioni. Man mano che il tempo passa, Hake e la sua squadra entrano in contatto con persone dalle vite molto diverse dalle loro, persone abituate a fare sempre di testa propria e pronte a tutto pur di coprirsi le spalle con la polizia. Finché la paura di altre morti inizia lentamente a scalfire quell’ostinato muro di silenzio…

Lotte e Søren Hammer: La bestia dentro

Cinque uomini uccisi a sangue freddo. Sono vittime innocenti oppure sono stati puniti per qualche oscura colpa?Un lunedì mattina, a pochi chilometri da Copenaghen, due giovani studenti, fratello e sorella, arrivano a scuola di buon mattino. È ancora presto per l’inizio delle lezioni, così, per ingannare l’attesa, il più piccolo decide di andare a giocare a palla in palestra. Ma lì, tra lo stupore e l’orrore, si trova davanti una scena terribile: dal soffitto pendono i corpi mutilati di cinque uomini, impiccati secondo uno schema rituale studiato nei minimi dettagli.
È la fine delle vacanze di Konrad Simonsen, il commissario che “ama gli angoli retti e le relazioni coerenti” e le partite a scacchi. Proprio quando stava finalmente godendosi un po’ di riposo malgrado la figlia che lo rimprovera di bere troppo, fumare troppo e mangiare male, Simonsen viene bruscamente richiamato in città: deve assumere la direzione dell’indagine per la quale ha a disposizione tutta la Sezione Omicidi e mezzi illimitati. Un caso così delicato, la cui eco in un attimo attira l’attenzione della stampa nazionale, impone anche di scomodare il vecchio capo Kasper Planck da cui il commissario cerca ancora di imparare il sesto senso e un’invidiabile capacità di trattare con i media. L’indagine da subito si allarga ben oltre i confini della scuola e assume contorni sempre più inquietanti. Su internet prende piede una sconvolgente campagna mediatica da cui scaturisce una vera e propria caccia alle streghe. In breve una domanda, un dubbio etico, rimbalza di bocca in bocca per tutto il paese: la gravità del reato legittima la ferocia dell’esecuzione? E poi, qual è la differenza fra un’esecuzione e un omicidio?


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