Magazine Diario personale

Femmine che mai vorreste come amiche

Creato il 22 marzo 2014 da Manuelapeace

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E’ difficile per me parlare del mio nuovo libro uscito in questi giorni in libreria. Per questo lascio parlare Cinzia Tani, la scrittrice e giornalista che ne ha scritto la prefazione e che non smetterò mai di ringraziare.
“Manuela Minelli, in questi brevi e fulminanti racconti, narra le storie di “Femmine che non vorremmo mai come amiche”. Un titolo che fa riflettere. Davvero non le vorremmo come amiche? In fondo queste donne non sono cattive, sanno amare, sanno anche offrire un’amicizia sincera…
… La disperazione, l’umiliazione, il senso di rivalsa inducono alcune di queste donne a compiere gesti terribili, con lucidità e determinazione. Non cercano un pretesto per sfogare frustrazione e rabbia, non si può parlare neppure di futili motivi. Sono delitti pensati, organizzati, e compiuti con un sorriso. E alla fine sorride anche il lettore, un sorriso amaro. Manuela Minelli, con il suo stile ironico, brillante, dai risvolti spesso grotteschi, ha la responsabilità della nostra mancanza di indignazione. Nonostante siamo tutti convinti che non ci si possa far giustizia da soli, che dobbiamo sempre affidare i soprusi subiti alle autorità, queste donne con le loro vendette ci strappano un colpevole sospiro di soddisfazione…
… Donne ingannate dall’amica di una vita, donne tradite mille volte dall’uomo amato, donne massacrate regolarmente dal marito, bambine e ragazze violate da chi invece dovrebbe proteggerle o insegnare loro come difendersi dalla violenza. E la loro vendetta. Storie dure raccontate con leggerezza e ad un ritmo travolgente. Anche con tenerezza e umorismo…
… Storie di contemporanea realtà, che parlano di criminalità domestica e di abusi in famiglia, di dolce smemoratezza senile e allarmante anoressia giovanile, di tradimenti troppo a lungo sopportati, di figli non riconosciuti, di mogli che tacciono per vergogna violenze e umiliazioni subite dal marito. E anche quando la protagonista è una pianta assassina, una femmina anche lei, la gelosia che la spinge ad agire la rende anche estremamente umana. Una pianta… ma anche parchi e giardini, coltivazioni, alberi, fienili, alghe, gatti e cani, tordi e fagiani, tartarughe…la natura è spesso presente in queste storie, come testimone muto e partecipe di quella tragicommedia che a volte è la vita.”

Se dopo aver letto le parole di Cinzia Tani avete voglia di conoscere meglio queste femmine e scoprire che magari potrebbero pure diventarvi simpatiche, potete andare qui
Ed altri che non smetterò mai di ringraziare sono Cinzia Marulli, grande amica nonché una delle voci poetiche più emozionanti del nostro tempo; Marco Mastrilli, paziente e poliedrico, entusiasta interprete del mio Rugantino, che insieme a Salvatore Delli Paoli ha realizzato il booktrailer . E, ancora, Michela Cossidente e Daniele, un grazie alla loro dolcezza, professionalità e simpatia, un abbraccio omnicomprensivo alle mie amichette di sempre, che mi fanno sentire amata e felice e uno speciale grazie a La Vita Felice, l’editore che per primo ha amato le mie Femmine.
Al nastro di partenza in questa mia nuova avventura letteraria c’erano tanti, davvero tanti, amici e amiche, qualcuno di recente conoscenza e immediata sintonia, qualcuno materializzatosi dal passato, persone che non vedevo da quasi quarant’anni e comunque mai dimenticate (si può mai offuscare il ricordo di momenti gioiosi, del primo struggente amore, di infanzie condivise, vacanze spensierate?). Anche questo è il miracolo della scrittura e sarà forse pure per tutto ciò che mi piace continuare a raccontare storie. Per tutti voi che ascoltate.
E per non perdere il ritmo, domenica 23 marzo, alle ore 18, io e le femmine cattivelle saremo ancora in una libreria, e precisamente qui. Sarebbe bello incontrarci.
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