La ratifica della Camera avviene proprio nel giorno in cui a Corigliano Calabro si celebrano i funerali di Fabiana Luzzi, la quindicenne uccisa brutalmente dal suo fidanzato. Questa concomitanza fra i funerali della ragazza calabrese ed il voto sulla Convenzione è altamente simbolica, l'approvazione di questa straordinaria norma avviene proprio nel momento più drammatico della violenza sulle donne.
L'Aula della Camera ha dunque dato il via libera unanime alla ratifica della Convenzione del Consiglio d'Europa su "prevenzione e lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica", siglata a Istanbul l'11 maggio 2011.
L'Italia è la quinta nazione a ratificarla dopo Montenegro, Albania, Turchia e Portogallo. Perché sia applicato dovrà essere sottoscritto da almeno 10 Stati, di cui almeno 8 del Consiglio d'Europa.
Si tratta del primo strumento internazionale giuridicamente vincolante che crea un quadro giuridico completo per proteggere le donne contro qualsiasi forma di violenza.
La Convenzione prevede il contrasto ad ogni forma di violenza, fisica e psicologica sulle donne, dallo stupro allo stalking, dai matrimoni forzati alle mutilazioni genitali e l'impegno a tutti i livelli sulla prevenzione, eliminando ogni forma di discriminazione e promuovendo "la concreta parità tra i sessi, rafforzando l'autonomia e l'autodeterminazione delle donne".
E' un'importante passo in avanti per il contrasto a quella che sta sempre più diventando una piaga della nostra società, il femminicidio.
Alla violenza sulle donne non ci si può e non si deve mai fare l'abitudine.