Fenice meets... Eloy Moreno

Creato il 03 febbraio 2012 da Lafenice

Buongiorno a tutti!Oggi ho l'immenso piacere di presentarvi l'intervista ad un autore emergente che, grazie alla sua determinazione ed al suo talento, è riuscito a portare il suo libro, Ricomincio da te, al di la dei confini della Spagna, suo paese d'origine. Sto parlando di Eloy Moreno: leggete con attenzione le sue parole signori e signore, meritano!Enjoy!
 

la cover italiana del romanzo, edito Corbaccio


Ciao Eloy, grazie di aver accettato quest'intervista: è un piacere averti qui sul Diario! Vorrei iniziare con un domanda diventata ormai “grande classico” per il mio blog: ma tu perché scrivi?
Scrivo perché mi piace raccontare storie che le persone riescono a sentire. Il mio obiettivo è quello di trasmettere sentimenti e sensazioni attraverso le mie parole: dopotutto, se un racconto è in grado di farti sentire qualcosa, ha compiuto la sua missione.
 C'è un autore che ha influenzato il tuo modo di scrivere o che ha contribuito in modo decisivo alla tua formazione? Se sì, quale?
In realtà non c'è nessun autore che ha concretamente influito sul mio modo di scrivere. Mi piace leggere qualsiasi cosa: più ampio il range di generi, maggiore è l'arricchimento che riesco a trarne.
  Passiamo ora al tuo libro, o meglio arriviamo alle origini del percorso editoriale di “Ricomincio da te”. La tua storia è incoraggiante per tutte quelle persone che hanno un libro nel cassetto e nessuno disposto a pubblicarlo. Sei riuscito a portare “Ricomincio da te” all'attenzione del grande pubblico da solo, attraverso l'auto promozione e la tua intraprendenza (i miei complimenti). Quello che ti chiedo è: come hai superato i momenti difficili? Dove hai trovato la forza di continuare a percorrere questa strada, quella di “Ricomincio da te”, quella della scrittura?
Sin dal primo momento decisi di non inviare il mio libro a nessun editore e di pubblicarlo da solo. Per otto mesi andai di libreria in libreria, me ne stavo li, in piedi davanti le porte a promuovere il mio libro a tutte le persone che entravano. La verità è che i momenti in cui ero sul punto di abbandonare sono stati tanti, ma ogni volta in cui un lettore mi diceva di apprezzare il mio libro, mi dava la forza di continuare. Beh, alla fine ne è valsa la pena.
  In quest'ultimo periodo il panorama letterario internazionale è stato invaso da scrittori emersi dall'ombra dell'anonimato grazie ad autoproduzioni (come te) piuttosto che strumenti efficaci come Amazon, che permette di pubblicare e vendere online le proprie opere. Trovo questo fenomeno un importante segnale di una certa miopia da parte di editori che non riescono a mettersi nei panni dei fruitori ultimi del prodotto letterario, i lettori, e non investono fin da subito in opere che, sempre con il senno di poi, hanno dimostrato un carattere ed una presa sul pubblico davvero notevole. Da cosa deriva questa mancata comprensione dei gusti del lettore? Le grandi case editrici stanno perdendo la loro capacità di anticipare le mode e di proporre libri davvero interessanti?
Credo che oggi giorno, con la scusa della crisi, gli editori abbiano deciso di investire su “valori sicuri”, scrittori conosciuti che sicuramente venderanno parecchio. È quasi impossibile che decidano di investire su di un emergente dato che non sanno come potrà andare. Credo che questo sia il problema principale che tutti gli emergenti hanno.Tante volte, tra l'altro, gli editori preferiscono pubblicare libri che seguono la moda letteraria del momento, invece di buttarsi su qualcosa di differente.
 

l'autore, Eloy Moreno


Quella di Ricomincio da te mi è parsa, fin da subito, una storia molto attuale. Viviamo in prigioni di vetro che noi stessi abbiamo creato nel disperato tentativo di zittire la parte più vera e profonda di noi stessi in cambio della stabilità di una vita senza troppi alti e bassi. Solo in pochi hanno il coraggio di rischiare. Ma il mondo sta lentamente rinunciando ai propri sogni?
Si, la verità è che Ricomincio da te racconta una storia di oggi, molto reale, all'interno della quale chiunque di noi può riconoscersi. Viviamo in un mondo in cui non hai tempo per nulla, l'importante è consumare e consumare per guadagnare denaro. Un denaro che, alla fine, non possiamo nemmeno sfruttare davvero.
  Cosa significa ricominciare? Comprendere di aver percorso la strada sbagliata o soltanto arrivare alla conclusione di questa e doverne scegliere un'altra?
Significa chiedersi se il cammino che si sta percorrendo è davvero quello che si desidera, chiedersi “sono felice?”. Se lo si è, perfetto, ma, se si scopre che la realtà è un'altra, la cosa migliore è cominciare a cambiare le cose: dopotutto, si vive una volta sola. 
  Il protagonista del tuo romanzo è un personaggio fondamentalmente solo. Una famiglia soltanto apparente, un lavoro scandito dalla routine e rapporti superficiali ci danno l'idea di un'anima avvizzita e brutalmente arida. Mi chiedo, da dove è scaturita l'ispirazione per la creazione di un mondo e di personaggi simili? Cosa ti ha spinto a realizzare il mondo di Ricomincio da te? L'attenta osservazione delle vite altrui o esperienze vissute in prima persona?
Si, soprattutto osservando le persone accanto a me. Amici, famigliari, colleghi di lavoro che trascorrono tutto il giorno a lamentarsi senza fare nulla per cambiare la propria condizione. Si lamentano di avere appena il tempo per rimanere a casa, per occuparsi dei propri figli, delle rispettive coppie.. ma mai una volta hanno mosso un dito per cambiare la loro situazione.Quella che ho scritto, invece, è la storia di un cambiamento.
  Ed ora un'ultima domanda: c'è un consiglio che ti sentiresti di dare a chi vuole fare della scrittura il proprio lavoro?
Il mio consiglio è quello di investire molto tempo nella distribuzione e nella promozione del libro. Pubblicare un libro è solo il principio, la cosa più difficile è farlo conoscere, questo è davvero importante.

 

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