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Fenice meets... Serena Obert - INTERVISTA

Creato il 30 maggio 2012 da Lafenice
Buongiorno a tutti amici ed amiche!

E' con immenso piacere che un altro ospite d'eccezione varca la soglia del Salotto Virtuale del Diario per rispondere alle mie domande! Oggi è il turno di Serena Obert, co-autrice di Voglio Fare la Wedding Planner edito La Corte Editore!
Fenice meets... Serena Obert - INTERVISTA
1) Come nasce "Voglio fare la Wedding Planner"? Cosa vi ha spinto a
realizzare questo progetto?

Tutto è nato dalla passione che abbiamo io e Stefania Poletti per questo mestiere. Un mestiere che volevamo raccontare realmente, facendo vivere ai lettori quello che è davvero il mondo del wedding, allontanandoli da quelli che sono i classici cliché e pregiudizi che vi ruotano attorno.
Abbiamo condiviso le nostre idee con Gianni La Corte, il nostro editore che, non solo si è innamorato subito del progetto, ma ha coinvolto un'altra meravigliosa persona in questo: Stefania Niccolini, già autrice di "Non lasciarmi Edward".
Da quel momento è partita l'avventura della stesura del romanzo a sei mani. Un'avventura fatta di riunioni,skypate notturne, idee condivise, continui raffronti.. Un'avventura durata quasi un anno, ma che ora, finalmente, possiamo farvi leggere!

2) Chi è una wedding planner? Una semplice organizzatrice di eventi?  
Fare la wedding planner significa sostanzialmente occuparsi di tutto ciò che ha a che fare con l'organizzazione, la gestione e la pianificazione dell'evento, lasciando agli sposi gli aspetti più piacevoli ed emozionanti dei preparativi. Alle spalle di tutto questo ci sono dei professionisti a cui il wedding planner, sempre in accordo con gli sposi, si rivolge per tutte le rispettive competenze. In sostanza questa figura deve disporre di un organizzazione tale che le consenta di essere un vero e proprio "Problem solver", in grado di operare a 360 gradi, di tenere i contatti con tutti i fornitori, senza però sostituirsi o decidere per gli sposi stessi. È poi un aspetto davvero fondamentale l'ottimizzazione del tempo per i preparativi e il far rispettare la scaletta dello svolgimento dell'evento. Fare la wedding planner significa essere presente in un momento importante e felice delle coppie. 3) Qual è la dote più importante che una WP deve avere?  
Senza dubbio la capacità di cogliere e interpretare il sogno che - novantanove volte su cento- la sposa ha in mente, facendolo diventare realtà, senza mai perdere di vista il budget.
4) Le future spose, si sa, possono diventare "difficilmente gestibili". Nella vostra esperienza ne avete incontrata una davvero terribile? vi va di
parlarcene?
 
Devo dire che le nostre spose arrivano sempre all'altare abbastanza tranquille, proprio perché si fidano di noi e si affidano totalmente; ma non c'è dubbio che anche a noi, qualche volta, è capitato di dover stare con qualcuna di loro al telefono a notte fonda per tranquillizzarle e rassicurarle, ma non ci sono mai capitati episodi realmente difficili da gestire o di stress estremo.
5) Il matrimonio da sogno secondo una WP: dove? quando? come?   Ogni matrimonio è da sogno in quanto la bellezza di questo giorno speciale è fatta dagli sposi e dal calore e l'affetto dei loro invitati, indiscutibilmente avere un alto budget da gestire per la scenografia e l'allestimento dell'evento facilita il lavoro, ma devo dire che ci è capitato di organizzare unici ed originali matrimoni "low cost" assolutamente da sogno.
6) Matrimoni VIP: quale avreste voluto organizzare?   Indubbiamente il Royal Wedding, il "matrimonio del secolo" di Will & Kate! William, se solo fosse arrivato su un cavallo bianco piuttosto che in Bentley, sarebbe sembrato proprio il principe della Walt Disney, e che dire della Regina? Era strepitosa con il suo "total yellow".

Da addetta ai lavori e da perfezionista quale sono devo però dire che Kate, nonostante fosse veramente di grande classe, non aveva, secondo me, una mise all'altezza della situazione: a partire dal trucco, per arrivare all' acconciatura (avrebbe dovuto raccogliere i capelli), allo strascico e al velo che erano forse un po' troppo miseri per una principessa, anche in tempo di austerity.
Un incredibile grazie, quindi, a Serena Obert e a La Corte Editore!
Fenice meets... Serena Obert - INTERVISTA

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