E’ trascorsa la prima settimana da quando l’isolotto lato Cagliari del Bellarosa Maggiore si è tinto di rosa. Centinaia di mamma e papà animano questo scorcio della città. Esibiscono una ritualità che è inscritta nel loro istinto, nel loro codice gentico da migliaia di anni.
Nei pressi della colonia ci sono ancora dei gruppetti di fenicotteri maschi che girolonzolano qua e là nelle loro parate nunziali in cerca di compagne con cui accoppiarsi. Buona fortuna.
Qualche mamma non cova alcun uovo pur comportandosi come se fosse presente. Altre mamme covano anche due uova contemporaneamente. E poi c’è anche il turno dei papà che si alternano nelle covate.
Un motivo di animosità che spesso si osserva, di notte e di giorno, è dovuto all’attraversamento della colonia dei singoli genitori che devono poi raggiungere il proprio compagno nel luogo dove è stato deposto l’uovo. Allora non è raro assistere a scenette comiche di qualche esemplare che deve sopperire a mille “sgridate” da parte degli altri fenicotteri comodamente accovaciati. Il piumaggio si gonfia, il collo si allunge ed in coro alzano i toni. Potremo tradurre in “Ma dove vai?”,”Stai attento!”,”Gira a largo”, “Che fai?”, ecc. Spaesati o meno, gli inopportuni accelerano il passo, inciampano, disturbano, calpestano, con un agire anche goffo.
Non è sicuramente così, non umanizziamoli.
Secondo gli studiosi questo “battibecco”, qui il termine ci vuole proprio, è importante perchè è la bussola del riconoscimento vocale che gli indirizzerà verso il punto giusto.
Cagliari Parco Molentargius Saline
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