Ferenc Farkas, compositore ungherese nato a Nagykanizsa il 15 dicembre del 1905 e morto a Budapest il 10 ottobre del 2000.
Studia pianoforte e composizione a Budapest, dove diventa direttore d’orchestra del Teatro Municipale. Nel 1929 si trasferisce a Roma per frequentare la classe di Ottorino Respighi (a sua volta allievo di Rimskij-Korsakov) le cui lezioni lo avvicinano sia all’orchestrazione russa (fine e lussureggiante) che a quella mediterranea. Fino al 1935 gira l’Europa musicando cortometraggi per poi, successivamente, tornare in Ungheria e dedicarsi alla realizzazione di musiche di scena per riduzioni fonografiche.
Evento fondamntale nella sua vita fu, nel 1943, la scoperta di un importante fondo di intavolature risalenti al XVII secolo; pagine che fa rivivere immediatamente senza alterare la loro originalità e genuinità.
Il modo di scrivere ed il percorso calcato lo collocano nella generazione intermedia tra Béla Bartók e György Ligeti.
Per chitarra compone i Six pièces breves, una Sonata, la serie di 24 preludi “Exercitium Tonale”, Tiento.