Di Consiglia Grande. Nella notte tra venerdì e sabato, a Ferguson un sobborgo di St Louis nel Missouri, è stato ucciso un diciottenne afroamericano di nome Micheal Brown. Il ragazzo era sospettato di aver compiuto una rapina. L’assassinio è un poliziotto di St. Louis, Darren Wilson, il cui nome è stato svelato dai suoi stessi colleghi, sotto monito del presidente Obama.
A testimonianza dell’avvenuta rapina, vi sono le riprese delle telecamere a circuito chiuso del negozio in cui si è consumato il misfatto: il giovane avrebbe rubato dei sigari dal valore di 48, 99 dollari, dopo avere intimidito il negoziante. Wilson in realtà non avrebbe fermato il giovane per l’avvenuta rapina, di cui era completamente all’oscuro, ma perché bloccava il traffico della strada.
Il video è stato rilasciato dalla polizia di Ferguson: si vede qui un ragazzo alto, con un paio di bermuda e un cappello rosso, corrispondente alla descrizione di Brown, in compagnia di un altro giovane, spintonano il proprietario del negozio che, invano, cerca di fermarli.
Dopo dieci minuti, Wilson, il poliziotto, affronta il ragazzo, che avrebbe tentato di strappare la pistola da mano all’agente. Il tutto si sarebbe concluso con uno sparo.
Testimonianze si dissociano dalla descrizione sopracitata: secondo costoro, il giovane avrebbe alzato le mani in segno di resa, senza essere altresì risparmiato dal poliziotto.
Ma non finiscono qui le titubanze: per alcuni, il ragazzo nel video il giovane ripreso non sarebbe neppure Micheal Brown, per cui tutto ciò inneggerebbe a conseguenti proteste, accentuate dal fatto che la rapina sia stata resa nota solo oggi, in cui si è svelata l’identità del poliziotto.