Fermiamo il nuovo, i tipi alla Renzi e non solo, o finiamo come nel finire del 700 e primi 800. 12,16 ore al giorno come in Serbia o in Cina in nome della produzione e del profitto.

Creato il 11 novembre 2012 da Slasch16


La “rivoluzione Industriale” è nata in Inghilterra sul finire del 700 e la dobbiamo all’invenzione della  macchina a vapore po ci fu la navetta volante di Kay ed il tealio in legno di Arkwright
.
Il tutto per aumentare la produzione, il profitto e lo sfruttamento degli operai tessili allora come oggi in nome della produzione, della diminuzione dei costi.
Marchionne ed i cinesi non hanno inventato niente, è ancora e sempre la solita strategia dello sfruttamento dell’uomo, della donna, del proletariato. Di chi vive del proprio lavoro e non delle speculazioni in borsa.
Tutto questo parlare di nuovo per ritornare all’antico, alle 12/16 ore al giorno sottopagate in Paesi ridotti alla fame e per questo più ricattabili, come la Serbia dove costruiscono la nuova 500 mentre a Pomigliano sono in cassa integrazione.
Ancora una volta sento dire che non guadagnano abbastanza, non ci stanno dentro, intanto gli azionisti di maggioranza sono sempre più ricchi a spese dei dipendenti e dei piccoli azionisti.
Non è un problema solo di Fiat è un problema di tutto il capitalismo produttivo mondiale, l’unica cosa che cambia rispetto al finire del 700 e dell’800 è che il capitalismo produttivo è diventato secondario rispetto al capitalismo finanziario e parassita.
Il nuovo di Renzi sa di antico, mi spiace che i giovani ritengano che destra e sinistra non esistano più e che gli ideali di libertà, diritti e conquiste siano tutti da rimettere in discussione in nome della produzione.
Sacche del mondo sono ancora ferme al 700, come sfruttamento umano, ed il capitalismo globale anzichè portare benessere e migliorare la qualità della vita crea pochi milionari e miliardi di poveri, esattamente come nel 700.
E’ la prova che il capitalismo ha fallito non ha creato ricchezza ma aumentato gli schiavi.
L’importante è che la massa non se ne renda conto, che il proletariato accetti di vivere sotto ricatto ed in competizione con gli altri poveri nella corsa al ribasso dei costi e dei diritti.
Qui non si tratta di onestà della politica, che dovrebbe essere il cardine per chiunque fa politica, si tratta di politica che è al servizio del capitalismo, delle banche, delle multinazionali e non basteranno le briciole che saranno costretti a lasciare ai lavoratori per evitare una rivolta popolare dettata dalla fame.
Alcuni paesi europei ci sono vicini, noi stamo a litigare ed a discutere per una legge elettorale che, sia come sia, sarà comunque una truffa.
Il vero problema è la perdita dei diritti, della dignità, della libertà dei proletari di tutto il mondo e quindi anche degli italiani.
Qualunque partito, movimento, che non metta all’ordine del giorno il rifiuto di tornare sul piano dei diritti dei lavoratori alla macchina a vapore non è degno del mio voto.
A me non frega niente l’accordo con il capitalismo parassita, la pace sociale come la chiamano quelli che si sono resi conto che sono ad un metro dal baratro, nel senso che la pace sociale è una bomba ad orologeria che nè il Pd, nè il Pdl, nè l’Udc o i movimenti sapranno disinnescare.
Appena gli italiani si renderanno conto che tutto cambia per non cambiare niente saranno costretti a svegliarsi come hanno già fatto nel Sud America. Dimostrando che è possibile liberarsi dal giogo delle banche e delle multinazionali.
Se il nuovo che la situazione ci prospetta è Renzi o il Movimento 5 Stelle sia chiaro per tutti che torneremo, metaforicamente, a fare gli operai e le operaie tessili del 700 inglese.
A 12/16 ore al giorno sino a quando non saranno sazi, quindi mai.
La storia ci ha insegnato, quella che adesso viene bistrattata e messa in secondo piano, che le lotte proletarie ci hanno fatto evolvere, acquistare diritti e tutele e tutto questo nuovo che avanza altro non è che un ritorno all’antico: alla macchina a vapore.
Io la vedo così, voi pensatela come volete.
Piccola parentesi. La politica parassita, spendacciona, ladra e pusillanime va eliminata del tutto ma stiamo attenti che la pulizia non ammazzi anche i semi degli ideali e dei diritti altrimenti avremo disinfettato tutto ma non crescerà più un filo d’erba.
Questa pagina, della quale vi metto il link, racconta la Rivoluzione industriale.
Fatte le debite proporzioni, aggiornate ai nostri tempi, il nuovo che avanza e le nuove classi dirigenti ci stanno riportando lì, al 700, sotto questo aspetto la prova più evidente l’abbiamo negli ex paesi dell’est.
Se questo è il nuovo che ci propone la politica ed il capitalismo dobbiamo riconoscere che, sotto questo aspetto, la Serbia e la Cina sono più avanti di noi.
In Serbia lavorano già 16 ore al giorno, o giù di lì, a 350 euro al mese.
Sono più” moderni” di noi, sono avanti lo dice anche Marchionne. Altro che Pomigliano e Renzi gli ha fatto pure i complimenti.
Se dimentichiamo la nostra storia le nuove generazioni dovranno ripartire da capo. Oltre 200 anni buttati via insieme a libertà, democrazia, uguaglianza.



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