Magazine Ecologia e Ambiente

Fermiamo l’estinzione delle balene!

Da Amandacastello2010

Il salto delle balene.

Ha destato molta curiosità tra ecologi e ambientalisti la scoperta di due nuove specie di balene, «nascoste» negli ossari di alcune collezioni di scheletri marini di cetacei. Curiosità, e insieme preoccupazione. Annunciata la settimana scorsa della rivista scientifica internazionale Nature (462), il ritrovamento è stato fatto da alcuni ricercatori giapponesi.

La preoccupazione per questa nuova scoperta è dovuta al fatto che è proprio il Giappone è uno dei tre paesi, con Islanda e Norvegia, che ha riaperto da qualche anno la caccia delle balene oceaniche, camuffandola dietro una generica «caccia per motivi di studio scientífico».

Quello sottomarino è un mondo ricco di risorse inestimabili: secondo il biologo marino Michael Bord, che da anni studia il loro comportamento riproduttivo, le balene non solo hanno creato dei livelli di cooperazione sociale fra i più evoluti fra tutti i mammiferi, ma hanno inoltre sviluppato alcuni comportamenti “culturali”. Ne è un’esempio il dialetto specifico utilizzato da diversi «clan»:  diversi gruppi di cetacei, nella stessa area e nello stesso tempo, si muovono per “piste marine distinte e mantengono distinti comportamenti di accoppiamento e di relazioni sociali di tipo matriarcale.”

A differenza delle società animali terrestri, dove è constante la competitività per l’accaparramento delle risorse, il conflitto e le gerarchie, la caratteristica della vita delle balene è, secondo gli specialisti, un sistema comportamentale costruito sulla cooperazione e l’omogeneità sociale.

Vogliamo che tutto questo scompaia?

Una balena nel suo habitat: l’Oceano.

Non ci stanchiamo di fare appelli di questo genere!

Siamo profondamente convinti che sia indispensabile aiutare in ogni modo la vita sul nostro pianeta facendolo diventare un luogo migliore per noi e per i nostri figli.

Abbiamo la responsabilità di difendere quella che è la nostra casa, di rispettarla, cercando di fermare l’azione distruttiva dell’uomo!

Un terzo degli animali e delle piante rischia l’estinzione: le balenottere azzurre, la barriera corallina e una vasta gamma di altre specie. L’ondata di estinzione guidata dall’uomo ha raggiunto un tasso che non si registrava dalla scomparsa dei dinosauri risalente a 65 milioni di anni fa.

Ma c’è un piano per salvarli: un accordo globale per creare, finanziare e rafforzare aree protette che coprano il 20% dei nostri mari e delle nostre terre entro il 2020. Proprio ora 193 governi si stanno incontrando in Giappone per rispondere a questa crisi.

Ma senza la pressione da parte dell’opinione pubblica, rischiano di non raggiungere l’accordo necessario per intraprendere le azioni coraggiose che possono evitare il collasso degli ecosistemi in tutto il mondo.

I gommoni di Greenpeace, partiti dall'Esperanza e dall'Arctic Sunrise,  cercano di ostacolare il trasferimento di una balenottera dalla nave  da caccia alla Nisshin Maru, adibita alla lavorazione della carne di  balena. Greenpeace sta utilizzando ogni mezzo non violento a  disposizione per fermare la caccia e impedire ulteriori violazione del  Santuario delle balene da parte dei balenieri.

Gli attivisti di GreenPeace durante una delle azioni di boicottaggio
delle baleniere coivolte nell’uccisione di questi splendidi cetacei.

Questo vertice terminerà venerdì 29 ottobre: non abbiamo tempo da perdere. Costruiamo velocemente un appello globale per chiedere ai governi di salvare la vita sulla terra dalla corsa verso il declino. Firma la petizione  e sarà consegnata direttamente al vertice!

Firma la petizione!


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