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Ferrari, col senno di poi

Da Piesio
Ieri sera abbiamo vinto il derby, eppure non riesco ad essere completamente felice (per quanto si possa esserlo per eventi sportivi), mi resta l'amaro in bocca per come è finita la stagione di F1. 
Voglio dire, in fin dei conti Vettel se l'è meritato, il titolo, nulla da dire, ieri ha dominato il gp decisivo lasciando tutti indietro, aiutato anche dalla (piccola) fortuna di avere pista libera mentre Hamilton respirava i fumi della Renault di Kubica senza nessuna possibilità di sorpasso. Ma avrebbe vinto lo stesso, il tedesco. 
Mi resta l'amaro in bocca perché, nonostante tutto, e per tutto intendo una macchina non all'altezza delle RedBull  e un team ottimo a livello tecnico e pessimo a livello strategico, ecco nonostante tutto il titolo era lì, a portata di mano. E col senno di poi, sarebbe bastato ad Alonso fare una gara "anonima", una gara tranquillo dietro a Button, al ritmo naturale della sua vettura, per finire 4° e con i punti che servivano a restare avanti in classifica generale. Col senno di poi, ripeto, i gp non sono mai facili da interpretare, figuriamoci coi discorsi da bar che sono poi gli unici che mi posso permettere. Ma considerate la tecnologia, gli strumenti a disposizione di chi quelle decisioni deve prenderle alla svelta. Considerate questo, si sapeva benissimo che su questa pista una monoposto più lenta di te ma che ti precede ti porta a spasso per tutta la gara.
Allora sì, Vettel ha meritato, ma il pomeriggio me lo sono rovinato lo stesso a rosicare. 

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