
Michele Ferri
Nella giornata del 9 Ottobre 2015, il Governo ha accettato l’ordine del giorno in Senato di Raffaele Ranucci (Partito Democratico) che “impegna il governo a prendere in considerazione prima dell’entrata in vigore del ddl di riforma, l’opportunità di proporre attraverso una speciale procedura di revisione costituzionale, la riduzione delle Regioni”.
In queste ore leggo post su fb di umbri allarmati dall’ultima idea del Pd: «Renzi cancella l’Umbria!” ecc…L’ultima “renzata» ha fatto reagire anche gli amici della Lega Nord Umbria! Meglio tardi che mai!
In campagna elettorale alle ultime regionali svoltesi in Umbria, sono stato l’unico dei 120 candidati della coalizione di Ricci a porre attenzione sull’argomento riordino territoriale e non solo, ho anche presentato una proposta alternativa in sala stampa a palazzo Cesaroni…
Si, esiste un’alternativa!

presentazione ddl Morassut
La proposta di ddl Morassut-Ranucci (Partito Democratico) presentata del Dicembre 2014 (quindi non recentemente!!!) propone un nuovo riordino territoriale dello stato tramite l’accorpamento delle regioni confinanti (o parti di esse) e la creazione delle fantomatiche Macroregioni, con le eccezioni di Lombardia Sicilia e Sardegna che rimarrebbero come sono!
L’articolo 131 della Costituzione Italiana verrebbe modificato come segue:
“Sono costituite le seguenti Regioni:
- Regione Alpina: comprensiva delle ex Regioni Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria.
- Regione Lombardia
- Regione Emilia Romagna : comprendente la ex Regione Emilia Romagna e la provincia di Pesaro.
- Regione Triveneto: comprendente le ex Regioni del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e del Trentino
- Regione Appenninica: comprendente le ex Regioni della Toscana, dell’Umbria e della provincia di Viterbo.
- Regione Adriatica: comprendente la ex Regione Abruzzo e le province di Macerata, Ancona, Rieti, Ascoli e Isernia.
7 . Regione di Roma Capitale: comprendente la ex Provincia di Roma.
8 . Regione Tirrenica: comprendente la ex Regione Campania e le province di Latina e Frosinone
9 . Regione del Levante: comprendente la ex Regione Puglia e le Province di Matera e Campobasso.
- Regione del Ponente: comprendente la ex Regione Calabria e la Provincia di Potenza.
- Regione Sicilia
- Regione SardegnaPresentazione ddl Morassut-Ranucci – Dicembre 2014
Dopo l’unione, le giuste istanze federaliste democratiche rappresentate, primo tra tanti, dal pensiero di Carlo Cattaneo, non trovarono accoglimento nelle strutture dello Stato unitario centralista.
Carlo Cattaneo
(Milano 15 Giugno 1801, Lugano 6 Febb 1869)
Le regioni vennero istituite nel 1970 proprio per avvicinare le istituzioni ai territori, alla gente.
Queste erano le intenzioni…!
Non riesco ad immaginarmi ad esempio una Norcia o Cascia o una Val Nerina in una Regione che non sia l’Umbria e con capoluogo Firenze! …perchè il capoluogo sarà Firenze, vero Renzi?
Qualche giorno fa si è svolto in Umbria un incontro/dibattito durante il quale sono stati illustrati dal PD i pro e i contro della fusione di Umbria con le Marche o con la Toscana… Insomma sono due le opzioni sul campo… Per farla breve, secondo il PD l’Umbria deve comunque sparire dalle cartine geografiche!
A questo punto è bene ricorre al pensiero del già citato Carlo Cattaneo: “Pur riconoscendo il valore della singola

Carlo Cattaneo
intelligenza, più scambio e confronto ci sono, più la singola intelligenza diventa tollerante; in questo modo anche la società sarà più tollerante: i sistemi cognitivi dell’individuo devono essere sempre aperti, bisogna essere sempre pronti ad analizzare nuove verità.”
E seguendo il pensiero di Cattaneo è bene analizzare nuove verità…
Dicevo prima un’alternativa esiste ed io stesso l’ho presentata in sala stampa a Palazzo Cesaroni nel Maggio scorso in piena campagna elettorale per le Regionali: è un progetto di legge che ho da sempre sostenuto; in esso è contenuto lo studio compiuto dalla Società Geografica Italiana.
La proposta della Società Geografica Italiana, è una riforma seria volta a ristabilire equità tra Regioni costituite da territori omogenei con una forte autonomia e responsabilità, con un grande abbattimento dei costi della macchina amministrativa.
Non si tratta solo di tracciare confini su una cartina: si tratta di dare al Paese una forma istituzionale e amministrativa prima ancora che territoriale. E’ un progetto concreto e completo e non un disegno a spizzichi e bocconi dell’apparato statale

cartina confronto proposte
Sono previste 31 Regioni, l’abolizione vera delle Province e di tanti carrozzoni inutili.
Il progetto cancella anche quell’odiosa e obsoleta ingiustizia sottesa alla sopravvivenza delle attuali Regioni a statuto speciale e città metropolitane, mettendo tutti i territori sullo stesso piano.
Mi piacerebbe veder nascere un vero e proprio dibattito con numeri veri alla mano su questo e su tanti altri argomenti! …essendo ingegnere ragiono coi numeri, non con le chiacchiere!
Non mi piacciono le procedure e l’atteggiamento del Partito (anti) Democratico che ci propone le ricette con l’unico criterio del «bere o affogare» con la scusa della Spending Review (ultimamente quando sento dal governo un termine inglese mi attendo sempre la fregatura!)
Mi piace ancora meno il silenzio assordante di chi si professa opposizione al renzismo imperante!
Ing. Michele Ferri
