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Ferrovia Spoleto-Norcia, l'addio dell'ultimo capostazione Farinelli

Creato il 13 aprile 2012 da Berenice @beneagnese

 

  

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Si è spento a Spoleto Giuseppe Farinelli, il capostazione che il 31 luglio 1968 dette il via al viaggio dell'ultimo treno sulla ferrovia Spoleto-Norcia. Un amore profondo quello che Farinelli ha nutrito per il trenino azzurro e per la bellezza del tracciato ferroviario e una condanna determinata quella che egli ha rivolto a chi quel miracolo di mobilità non ha saputo o voluto mantenere.

La sua testimonianza diretta ha arricchito di ricordi e di decine di aneddoti la conoscenza dei giovani e di quelli che non hanno mai avuto il privilegio di salire su quelle poche carrozze a scartamento ridotto, pronte ad attraversare i primi campi della periferia cittadina, a lanciarsi alla velocità di trenta-quaranta chilometri l'ora tra il verde cupo dei lecci, a risalire e scendere i viadotti mirabolanti e le gallerie a precipizio o a rasentare l'alveo del Nera tra le cui acque si scorgevano saltare le trote Fario. 

L'ottasettenne capostazione ha raccolto e diffuso con estrema disponibilità i ricordi, le storie quotidiane di cui è stato testimone. Orgoglioso del suo ruolo un po' speciale e consapevole della portata scientifica di un tale patrimonio ha conservato pezzi di materiale della ferrovia come reliquie, andandoli addirittura a cercare e a ricomprare dopo lo smantellamento. Ne ha conservati tanti di oggetti che a vederli si riesce quasi a rivivere direttamente quel periodo di metà Novecento, quell'occasione perduta di una ferrovia che, capolavoro di ingegneria,correva in luoghi dal paesaggio monumentale, essa stessa monumento, e che invece a un certo punto venne considerata con la sola logica economica del bilancio dei costi-ricavi. Uno strano destino quello di questa strada ferrata dell'Italia centrale: nata per portare la modernità, fu cancellata proprio in nome di questa,.

Farinelli in questi anni avrebbe dato un po' di se stesso pur di poter indossare di nuovo, anche simbolicamente, la divisa e il berretto da capostazione, ma gli eventi a volte non seguono le stesse strade dei desideri.

Dopo anni di totale abbandono il tracciato della vecchia ferrovia è stato rimesso parzialmente in sicurezza per ospitare gruppi entusiasti di ciclisti, di podisti, di appassionati di jogging; nel tratto cittadino si può effettuare qualche giro in carrozzella, ma niente di più. Appare difficile ricostituire quello che è andato perduto, nonostante l'impegno e la volontà di molti.

Ma, come ultimo saluto al mitico capostazione, esprimiamo l'augurio che tutto possa ancora accadere e che un giorno si possa riascoltare nitido, quel flebile suono di un vecchio fischietto.

(A seguire un articolo che Giuseppe Farinelli scrisse per Spoletonovanta, periodico dell'Associazione turistica Pro-Spoleto, in occasione dei quarant'anni dalla soppressione della linea. Le immagini sono tratte dal forum del sito www.trainsimitalia.net ).

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giuseppe farinelli capostazione spoleto1.jpg

 

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