Fervono i preparativi nel nido del drago per la nuova release di KDE già presente nel repository testing mentre scrivo queste righe. Si tratta di un ponte che connette due mondi, la strada per KDE 5 è dunque tracciata, percorriamola insieme.
Molte sono le implementazioni che caratterizzano l'ultima veste del drago, tanto che si preannuncia come la miglior release di KDE rilasciata in questi anni.
# QtQUICK
Ricordiamo che Qt è l’ambiente di sviluppo software di Nokia basato su un insieme di librerie multipiattaforma e multipourpose, va dalle librerie di gestione delle GUI fino a quelle per i database passando per network, animazioni e multithread.
QtQuick è un ambiente di sviluppo contenuto all'interno delle Qt che permette di creare in maniera rapida (quick appunto) applicazioni multimediali multipiattaforma attraverso un linguaggio chiamato QML.
Grazie al porting di Plasma Workspaces in QtQuick, i plasmoidi sono ora più veloci nell'avviarsi e reattivi sfruttando in maniera ottimale le risorse di sistema.
Inoltre grazie ad un nuovo reader basato su QtQuick, gli sfondi animati sono ora molto più facili da gestire e creare, un'ottima notizia per gli amanti del genere.
# KWIN
Migliorato il supporto di KWin ai driver proprietari Nvidia ed AMD, un nodo centrale di ogni distribuzione Gnu/Linux che costituisce dunque un bel passo avanti.
Terminata anche l'integrazione in KWIN di GHNS il quale ci permetterà di aggiungere nuovi effetti dal portale kde-look.org.
# APPLICAZIONI
Aggiornato Kate l'editor di testo avanzato KDE in cui troviamo aggiunta la possibilità di implementare nuove funzionalità e personalizzazioni tramite plugin Python.
Dolphin grazie al supporto MTP, consentirà un rapido accesso ai dispositivi Android.
Nepomuk il motore semantico croce e delizia dell'utenza KDE, è stato ulteriormente migliorato in modo da incrementare la velocità di indicizzazione.
Qualche miglioramento anche al comparto giochi, in particolare per KSudoku e KJumpingCube.
# TEMA & ASPETTO
Le novità in termini di estetica non si fermano al nuovo sfondo, ma si spingono verso la rivisitazione del tema Air.
Il tema è stato “plasmato” sul concetto di leggerezza eliminando ogni elemento grafico poco significativo. Questo implica, fra le altre cose, la rimozione di gradienti ed effetto 3D su elementi non cliccabili.
I Plasmoidi avranno dunque un aspetto più minimale apparendo "piatti", mentre i popup ed il pannello useranno KWIN per gestire l'ombreggiatura.
KDE 4.10 introduce inoltre un'interessante novità, potremo difatti integrare la barra del titolo nel menu dell'applicazioni offrendo quindi un maggior spazio disponibile per l'applicazione.
Tutto questo è possibile grazie alle nuove migliorie introdotte in KWIN, a confermarlo è proprio Martin Gräßlin in un recente post, indicando che la nuova funzionalità sarà supportata dalla stragrande maggioranza delle applicazioni KDE.
E' possibile attivare la funzionalità su tutte le finestre dalle impostazioni di KDE oppure in una singola finestra dal menu contestuale nella barra del titolo.
Grazie a questa funzionalità possiamo massimizzare lo spazio delle applicazioni senza usare AppMenu o Global Menu, si tratta di una chicca che sarà di certo particolarmente gradita ai possessori di un notebook, ma anche gli estimatori del 27" non disprezzeranno qualche pixel in più a disposizione :) .
Per gli utenti di Chakra Stable non resta che attendere.
Il rilascio ufficiale di KDE 4.10 è fissato al 6 febbraio, qualche giorno di test e dovrebbe approdare nel repository stabile.
Tuttavia prima di approdare definitivamente a KDE 5.0 si dovrà completare il ciclo di rilasci 4.11 come possiamo verificare da questa pagina.
Il drago cresce e si evolve senza sosta, abbiamo ormai raggiunto un buon livello di stabilità e prestazioni, attendiamo con ansia l'arrivo di KDE 5.0, l'inizio della nuova era, quando molto probabilmente il team del drago raccoglierà i frutti del proprio duro lavoro, liberando completamente KDE dalla fama di ambiente esoso di risorse ed instabile anche agli occhi dei pochi ancora scettici.
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