Il rumore dell’acqua è uno dei miei preferiti. Quella del mare che si infrange dolcemente sulla battigia, quella che scorre lungo il corso di un ruscello o quella versata in un bicchiere: il suono dell’acqua libera la mente ed è stato motivo guida del mio viaggio sulla costiera amalfitana, dove si è svolta Festa a Vico: allegro e conviviale evento stellato.
Acqua Ferrarelle e Festa a Vico hanno condiviso quest’anno un importante anniversario (120 anni per la prima e 10 per la seconda) e per festeggiare insieme hanno rinnovato la partnership. In fondo l’effervescente Ferrarelle nasce dai profondi e incontaminati giacimenti nel Parco Sorgenti di Riardo, quale occasione migliore per unirsi a Gennaro Esposito, patron della kermesse, per valorizzare il territorio campano e la sua straordinaria gatronomia.
In riva al mare 100 chef stellati, condividendo gli spazi e comunicando passione, hanno preparato piatti della tradizione, come il vitello tonnato di Scabin e la pizza di Salvatore Salvo (tra gli altri), a preparazioni innovative e insolite come la tartare di tonno con granita e drink al chinotto di Roy Caceres. Tra i miei preferiti il cous cous su crema di patata, tagliatelle di calamari al lime e polvere di capperi con emulsione di sigaro all’anice di Giorgio Trovato, ma la vera sorpresa di questa edizione a tema street food è stato l’ingresso tra le Stelle di Vico Equense della pizza, che si sta avvicinando sempre di più al concetto di alta cucina. Quasi tutti i pizzaioli napoletani presenti vantano una tradizione tramandata in famiglia, che ricerca nella qualità delle materie prime e nello studio della corretta lievitazione il segreto della buona pizza (napoletana e non).
Festa a Vico vuole lasciare un messaggio forte fatto di positività, lavoro e tanto amore per la nostra bella Italia attraverso queste parole “La crisi morde tutti i settori, anche quello della ristorazione, e ci costringe a rivedere parametri e a ripensare in parte al consueto modo di fare ristorazione. Noi cominciamo a farlo dalla nostra Festa rilanciando l’evento nel quotidiano, attraverso l’incontro tra chef emergenti e negozi, bar, piccoli esercizi che caratterizzano la nostra vita di tutti i giorni.”
L’evento si pone anche uno scopo benefico e i proventi dell’edizione 2013 sono stati devoluti a Infanzia Onlus, che opera a tutela dei bambini e per la ricerca contro le patologie croniche dell’età pediatrica.