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Festa dei gigli di Nola – Le scuse del sindaco di Nola

Creato il 07 aprile 2014 da Allplaystation4

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Da Nola arrivano tante scuse.

E’ lo stesso sindaco della cittadina campana ad avere telefonato al presidente del Sodalizio Facchini di santa Rosa Massimo Mercarini, dopo che erano diventate di pubblico dominio le sue dichiarazioni nella seduta di consiglio comunale dello scorso 11 dicembre in cui paragonava la festa dei Gigli con il trasporto della Macchina di santa Rosa.

Un paragone poco lusinghiero per Viterbo. “Quella di Viterbo – aveva detto Geremia Biancardi – è una festa molto più conosciuta della festa dei Gigli, anche perché, pur essendo più brutta della Festa dei Gigli, si presta meglio ad essere vista ai fini turistici, diciamo”.

Entrambe le manifestazioni fanno parte della rete delle grandi macchine a spalla che ha ottenuto il riconoscimento Unesco.

A Viterbo il presidente del Sodalizio Facchini Massimo Mecarini si è mostrato subito rammaricato, volendo usare un eufemismo, per una frase rilasciata fra l’altro in un contesto pubblico.

Uno scivolone di cui deve essersene reso conto lo stesso primo cittadino di Nola, che sabato ha telefonato a Mecarini per chiedere scusa.

“Sabato sera – ricorda Mecarini – mi ha chiamato e si è scusato. Diciamo che si è trattato di un qui pro quo”.

La notizia a Viterbo ha destato un certo stupore. “Mi ha spiegato – continua Mecarini – che gli è dispiaciuto che l’informazione fosse uscita e che non era sua intenzione offendere nessuno.

Certo, quando si parla in veste ufficiale sarebbe meglio pesare le parole, nonostante questo i rapporti con Nola non si sono guastati. E’ stato un piccolo incidente diplomatico. Chiuso.

Bene ha fatto Biancardi a chiarire, precisare e quindi recuperare. Del resto anche sul vostro sito ho letto commenti di nolani che si dissociavano dal giudizio del loro primo cittadino”.

Non si recupera invece, almeno per ora, lo strappo con Gubbio, che chiede di rientrare nella rete, dopo che aveva deciso di uscirne per correre in solitaria verso il riconoscimento Unesco. Solo che la rete con Viterbo, Nola, Sassari, Palmi ha raggiunto l’obiettivo. Gubbio no e ora chiede di rientrare. Trovando sbarrato il cammino.

A Viterbo il Sodalizio ha detto no, dopo avere votato sull’argomento e serve l’unanimità delle comunità coinvolte per il via libera.

“Io rimango assolutamente della mia posizione – osserva Mecarini – hanno spedito una lettera di ringraziamento come se fosse scontato il loro rientro. Ho fatto sapere che non ne comprendo il senso, visto che per ora noi restiamo nettamente contrari”.

Qualcosa si chiarirà nei prossimi giorni. “Ho chiesto un incontro con le altre città che fanno parte della comunità – anticipa Mecarini – compresa la coordinatrice della rete. Vederemo se dovesse scaturire qualcosa, poi ne riparleremo.

Voglio vederci chiaro”.

Tusciaweb.eu


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