Magazine Diario personale
Oggi e' il Primo Maggio.
Voglio,per una volta,lasciare da parte le valenze politiche di un giorno come questo,sapete come la penso e potete immaginare che questo giorno sia,da sempre,un giorno non comune per chi e' cresciuto in certi ambienti,ci sono cose che rimangono malgrado il tempo che passa.
Vorrei dire qualche parola sul valore attuale e pratico del giorno dedicato alla Festa dei Lavoratori.
Perche' ci sia una Festa dei Lavoratori occorre che ci sia un lavoro e questo,drammaticamente,e' il vero problema di questi tristi anni.
Oramai non ci stupiamo piu' di nulla,ogni giorno assistiamo al veloce fluire di notizie tristi e drammatiche,sono talmente tante che oramai ci abbiamo fatto l'abitudine.
Io,pero',non voglio abituarmi a sentire di gente che si ammazza perche' perde il lavoro o perche' non e' piu' in grado di pagare chi lavora per lui.
Ancora ieri quel portiere napoletano che si e' tolto la vita perche' oltre a perdere il lavoro avrebbe perso pure la casa.
Non si puo',non esite di morire in questo modo,oramai e' in atto una strage silenziosa a cui non facciamo neanche piu' caso convinti come siamo che siano cose che a noi non possono capitare.
Ne siamo davvero sicuri?
Il lavoro non e' soltanto un mezzo per portare a casa il denaro che serve per vivere,il lavoro e' un qualcosa che conferisce dignita' ad una esistenza,che permette di guardare la propria moglie e i propri figli con la testa alta,il lavoro permette ai giovani di affrancarsi dalla famiglia per intraprendere un proprio cammino come e' giusto che sia.
Ve lo dice uno che sta' offrendo in questi giorni 40/45 posti di lavoro,ragazzi la situazione e' davvero drammatica.
Mi chiama gente di 50 anni che ha fatto stagioni 25 anni fa e che adesso e' disposta a rimettrsi in gioco per un lavoro che oramai per lui e' fuori tempo.Mi scrivono,mi chiamano,mi dicono che hanno asolutamente bisogno di lavorare,che sono a casa da mesi....
Ma io non posso far partire gente di quella eta' che da 5/6 lusti ha fatto altro e che non ha piu' il passo per una stagione in spiaggia.
E' un disasto gente,fabbriche che chiudono,gente lasciata a casa e chi ha un lavoro deve accettare tutto,nessun orario,nessuna festa,nessuna alzata di testa,ancora grazie che si lavora...
Ecco il mio augurio in un giorno come questo e' che le cose cambino e si torni a poter guardare al lavoro e alla vita con ottimismo,che i giovani non debbano andarsene da questo paese e che il nostro futuro torni a colorarsi di tinte diverse da quelle attuali.
Buona Festa dei Lavoratori.