- Anno: 2015
- Durata: 80'
- Nazionalita: Italia
Uomini e donne e bambini, che quotidianamente solcano mari, attraversano terre e confini e frontiere. "Acrobati di Oggi" li definisce Erri De Luca. Frammenti di storie e di vite raccolte dal fotografo Massimo Sestini (World Press Photo 2015).
Se vi dicessimo acqua a cosa pensereste? Pensereste al bicchiere che vi siete appena riempiti, al mare dove ogni estate andate in vacanza, all'acqua leggermente frizzante che ordinate al ristorante o semplicemente a quella della fontanella sotto casa. Loro no, loro che ogni giorno solcano i mari pensano solo all'acqua che dovrà trasportarli, a quella che ha ucciso i loro figli, a quella che durante la notte li culla e li sovrasta, a quella che è speranza e morte, ma comunque unica via d'uscita. Mediterraneo la nostra frontiera liquida racconta un viaggio, un viaggio che quotidianamente poveri diavoli sono costretti ad affrontare in condizioni disumane, precarie e al di là di ogni logica di civiltà. Il Video attraverso le immagini riporta i volti del nostro tempo, quelli di cui siamo abituati a parlare, ma mai a conoscere. Una battaglia che ci fa paura, che pensiamo ci tolga identità, lavoro, spazio e tempo. Sulle note di Giovanni Luisi le due autrici hanno voluto lasciare che parlassero le immagini, che siano loro a raccontare questo viaggio e che lo facciano non solo tramite l'acqua, protagonista indiscussa, ma tramite i segni di chi c'era, di chi ha visto. Da sempre i movimenti migratori sono parte del nostro globo, da sempre uomini, donne e bambini si spostano per trovare nuovi spazi in cui abitare e nuovi luoghi per vivere, eppure a noi sordi e incapaci di ascoltare pare che la storia non insegni nulla. Un tema antico di cui ancora abbiamo paura, un tema a cui ancora oggi non sappiamo far fronte, né tantomeno sono in grado di farlo i nostri governi. Solo nei primi mesi del 2015 si stimano 2600 corpi senza vita recuperati nel Mediterraneo e i numeri purtroppo sembrano salire. Quello di Gabriella Guido e Rosalba Ferba è un video che fa riflettere, bagna gli occhi di quell'unica acqua che noi tutti dovremmo donare a quei poveri diavoli, alle loro vite, ai loro diritti come uomini e alle loro speranze.
Abbiamo amato l'Odissea, Moby Dick, Robinson Crusoe, i viaggi di Sinbad e di Conrad. Siamo lettori di corsari e di navigatori. Cosa ci fa difetto per non stare con gli acrobati di oggi? Saltatori senza asta sopra fili spinati, marciatori della maratona dei deserti, accatastati in viaggio nelle camere a gas delle stive, in celle frigorifero, in container, legati ai semiasse di autocarri? [...] Benedetto il viaggio che vi porta, il mare rosso che vi lascia uscire, l'onore che ci fate bussando alla finestra. (Erri De Luca)
Alessandra Balla