Nella sezione Alice nella città viene presentato ancora una volta un bel progetto legato ai giovani e a quel cinema che si apre all’orizzonte delle nuove generazioni. Quasi eroi e Se avessi le parole, diretti da Giovanni Piperno, sono prodotti di Tor Sapienza film lab, un progetto d’inclusione sociale che coinvolge ragazzi della periferia romana. Complici del progetto sono infatti il regista Giovanni Piperno e lo sceneggiatore Pier Paolo Piciarelli.
Christian ha 21 anni e Valentina 17. Stanno insieme, ma lui è disoccupato e il padre di lei non lo vede di buon occhio. Quando Valentina rimane incinta non rimane che sposarsi “prima che si veda la pancia”.
A Gabriele piace Azzurra, ma è molto timido, per fortuna Azzurra è sveglia e ci pensa lei ad organizzare il primo appuntamento; ma non ha fatto i conti con il lavoro di Gabriele.
Queste le due sinossi dei corti che abbiamo unito, visto il filo conduttore che li lega. Due progetti nati dalla stessa famiglia e spinti dalla voglia di fare quel cinema delle origini che parte dai volti e dalle storie. Qui le storie sono semplici e riprese dal quotidiano, un quotidiano fatto di persone comuni, di luoghi a tutti riconoscibili e da un linguaggio autentico e verace. Due narrazioni quasi parallele e identificate da una genuinità che fa sorridere. Nonostante i pochi mezzi a disposizione e il budget ridotto i cortometraggi riescono ad arrivare al pubblico. Non condanniamo lo stile o le scelte troppo semplicistiche, ma ci lasciamo trascinare dalla voglia di questi ragazzi di impegnarsi e di essere loro stessi i protagonisti. Il cinema non è solo arte, ma spesso aggregazione e desiderio di emergere. Ecco allora la sensazione pura che Giovanni Piperno riesce ad esprime grazie ai due cortometraggi, queste le emozioni incontaminate alle quali da tempo non assistiamo sul grande schermo.
Alessandra Balla