Festa del Torrone, che spreco! Ma qual è il vero brand di cremona? (claudia cremonesi)

Creato il 02 marzo 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Direi che il termine “indagine di mercato” utilizzato per il reperimento di un organizzatore è assolutamente fuori luogo, visto che non si tratta di un’analisi statistica ma di una selezione di fornitori e di servizi guidata da criteri puramente soggettivi. Invece, una vera indagine di mercato, sarebbe determinante per analizzare i ritorni economici della manifestazione sulla città o per comprendere attraverso i campionamenti i margini di miglioramento dell’evento stesso. Sono solo due quesiti ai quali lo studio potrebbe rispondere ma da un’attenta indagine di mercato si potrebbe sapere molto di più se si sapesse qual’è l’obiettivo finale.
La presenza di mezzi sul territorio non è affatto indicativa ai fini statistici dei consumi o del turismo, o lo è solo in parte, così come il torrone venduto potrebbe essere un risultato a sfavore della produzione cremonese e un vantaggio per la concorrenza. Dati che non conosciamo ma che potrebbero essere molto utili per capire, sia l’efficacia, sia l’utilità della manifestazione e se il budget investito per la sua organizzazione ha prodotto per ciascun investitore dei risultati positivi in termini di ritorno, qualunque sia la finalità.
Se non è chiaro “il concetto” a chi deve operare delle scelte professionali, sempre che questo sia il criterio di selezione, credo che la festa del torrone rimarrà un evento a sè, circoscritto a quel preciso momento, totalmente privo dei criteri di continuità e di coerenza necessari perchè un’operazione di marketing diventi uno strumento utile e polifunzionale sia per una comunità, che per il suo tessuto economico.
Un investimento di 250.000,00 euro per un evento ludico è un’occasione sprecata per la città, concordo con Zignani, ma l’errore non è degli organizzatori bensì di chi seleziona il progetto, in questo caso le Amministrazioni competenti.
Il quesito è sempre lo stesso: i cittadini si riconoscono nel torrone e nei violini? E’ questo il “marchio Cremona” di cui parla il Professor Bonali? O sono le 3 T il nostro vero brand?
Allora perchè, escludendo il Torrazzo, non fare un’ indagine sulla T mancante…?
In una divertente commedia targata USA, Frank Sinatra cantava una famosissima canzone: “We open in Venice, we open in Cremona, how many beautiful girls in Cremona”….. Vuoi vedere che è davvero quello il nostro elemento distintivo nel mondo???…….
I veri professionisti saprebbero cosa rispondere e come trovare le risposte, ma faranno lo stesso i futuri organizzatori della Festa del Torrone?? Speriamo di sì. Milano…..aiutaci tu!

claudia cremonesi


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