Festa di compleanno si trasforma in tragedia

Doveva essere un pomeriggio di festa.

Il tempo prolungato finisce prima, così Giorgino Apostola e i suoi amichetti intorno alle 16.35 escono dall’Istituto Scuola Secondaria di Primo Grado “Maurizio Belpietro” per recarsi in sala attrezzata di una nota pizzeria sita in via Giorgio Stracquadanio al fine di festeggiare finalmente il compimento del quattordicesimo anno di età da parte dell’anzidetto giovane Apostola.

Doveva essere un lieto evento, e in effetti tutto era filato liscio: patatine in grande quantità (rigorosamente fritte in olio più volte utilizzato per dare più sapore), arancine e pizzette. Poi si arriva alla torta. Le candeline sono state già poste sulla sommità del prodotto dolciario. Qualcuno le ha anche accese, e Giorgino Apostola si accinge già a soffiare.

Quando improvvisamente un suo amichetto – tale Arturo Petazzi – fa uno starnuto e le spegne tutte.

Il povero piccolo Apostola purtroppo non compirà gli anni neanche quest’anno.

“Sono i rischi che si corrono nel festeggiare a Gennaio”, ha dichiarato sconsolatamente Augusto Apostola – il padre di Giorgino – forse alludendo alle influenze di stagione.

Giorgino, lo ricordiamo, oggi dovrebbe avere 43 anni, ma anno per anno qualcuno gli ha spento le candeline all’ultimo momento.

“Vuol dire che frequenterò nuovamente la terza media, tanto quest’anno avrebbero dovuto bocciarmi!”, ha detto filosoficamente Giorgino ai nostri microfoni.

Caro Giorgino Apostola, tutto lo staff di Post Scriptum ti augura di compiere quattordici anni l’anno prossimo.

Salvo Dentice