Martino fu definito il Patrono degli ubriaconi, quelli che affollavano le taverne della città, per festeggiare banchetti a base di verdure cotte. Carduna, vruocculi e uova soda, accompagnati da abbondante vino. I benestanti imbandivano la tavola con il tradizionale tacchino ruspante e brindavano col vino novello. Il San Martino dei poveri era la prima Domenica dopo l'11 Novembre, dove il pranzo si concludeva con "u viscottu i San Martino abbagnatu nn'o muscatu" ... (il biscotto di San Martino intriso nel moscato).Il moscato veniva offerto in dono dal fornitore di vino.
A Palermo San Martino si festeggia con i "Biscotti di San Martino".
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I pasticceri ispirandosi agli usi Barocchi, hanno impreziosito i tradizionali biscotti con zucchero fuso e decorazioni. Cioccolatini fondenti, confetti e addobbi di martorana. Farcendoli con marmellata.
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Il Biscotto comune viene anche svuotato, inzuppato nel rhum e riempito di crema di ricotta.
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Sabato 08 Novembre 2014